L'ANIMALE E L'UOMO

LA FOCA MONACA


La foca monaca in passato popolava tutto il Mediterraneo, ormai in Italia se ne rinviene solo qualche giovane esemplare che probabilmente si è disperso dalle rare colonie presenti in Grecia, Turchia e Marocco. La foca monaca è un mammifero pinnipede, carnivoro appartenente alla famiglia delle Phocidae. La specie è a alto rischio di estinzione, si presume che allo stato libero non ne vivano più di 500 esemplari. La foca monaca ha un corpo affusolato con la forma di un cilindro irregolare, il suo manto di colore nero nel maschio e marrone scuro nella femmina più chiaro biancastro sul ventre, è formato da un pelo fitto, corto vellutato, e impermeabile all'acqua, e ricopre uno spesso strato di grasso. Con l'evoluzione i suoi arti anteriori si sono trasformati in pinne, mentre quelli posteriori sono diventati un unica pinna. Il maschio della foca monaca può superare i 300 kg, di peso e una lunghezza di quasi due metri e mezzo, le femmine sono leggermente più piccole. La loro testa in proporzione è piccola, di forma appiattita, con le orecchie esterne in cui manca il padiglione auricolare, sul muso ci sono  lunghe e robuste vibrisse.I maschi adulti sono prevalentemente solitari, presenti in tratti di mare che ospitano gruppi di femmine in età riproduttiva. In coincidenza con il periodo dell'estro delle femmine, sono molto territoriali, difendendo ciascuno un tratto di costa dove solitamente le femmine scelgono il luogo adatto al parto. Nel resto dell'anno si spostano per ragioni alimentari trascorrendo anche lunghi periodi in alto mare.Le femmine adulte sono prevalentemente gregarie, vivono in nuclei familiari comprendenti altre femmine adulte e individui giovani. Si avvicinano alla costa con l'approssimarsi del periodo del parto e trascorrono periodi sempre più lunghi fuori dall'acqua, dormendo su spiagge e in grotte riparate anche molto piccole, dove poi danno alla luce il loro cucciolo. In un tratto di costa, utilizzano più grotte, anche in funzione degli spazi disponibili e dell'azione delle mareggiate.I cuccioli nascono su spiagge riparate, sono accuditi ininterrottamente dalla madre per pochi giorni, successivamente rimangono soli per molte ore al giorno. La madre visita con regolarità la grotta per allattare il cucciolo, trascorrendo con lui il tempo necessario all'allattamento, in caso di mareggiate o durante le ore notturne rimane più a lungo con il cucciolo. Dopo una settimana il cucciolo è già in grado di trascorrere lunghi periodi in acqua e impara ad immergersi insieme alla madre o ad altri componenti del nucleo familiare; inizia l'attività di gioco con i fratelli maggiori e i cugini. L'allattamento dura circa quindici settimane; alcuni mesi sono anche necessari per consentire al cucciolo di prendere confidenza col mare allontanandosi progressivamente dalla costa. In caso di mareggiate il cucciolo può essere trascinato lontano dalla grotta dove è nato, allora la madre e altri componenti del nucleo familiare lo seguono e continuano ad accudirlo conducendolo in altre grotte o spiagge da http://www.animalidalmondo.com/http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=935 .