L'ANIMALE E L'UOMO

L'ASINELLO PLATERO


"Platero è piccolino, peloso, soffice; morbido di fuori tanto che si direbbe fatto tutto di bambagia, senza ossi dentro. Soltanto gli specchi di giaietto degli occhi son duri come due scarabei di cristallo nero.Lo lascio sciolto, e se ne va sul prato, e accarezza tepidamente con il suo musetto, sfiorandoli appena, i fiori rosa, celesti e gialli... Lo chiamo dolcemente: "Platero?", e viene da me con un trotterello allegro che par che rida, in non so che tintinnìo ideale... Mangia quando gliene do. Gli piacciono i mandarini, l'uva moscatella, tutta d'ambra, i fichi violetti, con la loro gocciolina di miele cristallina... E' tenero, pieno di vezzi come un bimbo, come una bimba... Ma di dentro è forte e adusto come se fosse fatto di pietra". "Tu, se muori prima di me, non andrai, Platero mio, sul carretto del banditore, all'immensa laguna, né al burrone della strada dei monti, come gli altri poveri asinelli, come i cavalli e i cani che non hanno chi vuol loro bene. Vivi tranquillo, Platero. Ti seppellirò io ai piedi del pino grande e fronzuto dell'orto della Pigna, che tanto ti piace. Resterai accanto alla vita lieta e serena. I bambini giocheranno e le bimbette cuciranno sedute accanto a te sulle loro seggioline basse. Conoscerai i versi che la solitudine mi suggerirà. Udrai cantare le ragazze quando lavano i panni nell'aranceto, e il rumore della noria sarà gioia e frescura per la tua pace eterna. E per tutto l'anno i fringuelli, i lucherini, i verdoni faranno per te, nella perenne felicità dell'ampia chioma, un minuscolo tetto di musica tra il tuo sonno tranquillo e l'infinito cielo di sempiterno azzurro di Moguer".(Jimenez)Le qualità umane. Una locuzione che può suonare retorica, soprattutto dopo aver letto un piccolo libro di poesia dei primi del novecento, in cui l'amore e la dedizione di un tenero asinello verso il poeta, raccontati con sublime lirismo e intensa grazia, fanno riflettere sui sentimenti profondi, troppo spesso negati ai non umani e considerati esclusiva espressione della nostra specieFonte: Consapevolmente.org25/02/2008