ANIMAleGNAGO

VOLEVO UN GATTO NERO, NERO, NERO


 E’ già nato il Gatto nero day: i mici color della notte perseguitati per secoli per la loro fama di jettatori, il 17 novembre hanno una giornata tutta dedicata alla salvaguardia della loro identità. Ma anche delle loro vite: secondo i dati dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ogni anno, ne vengono sterminati 60 mila.Le origini della superstizione - La credenza irrazionale secondo cui i gatti neri portano sfortuna nasce nel Medioevo, periodo storico generalmente poco favorevole ai felini, che su indicazione della Chiesa, venivano associati al diavolo e ritenuti compagni delle streghe, di cui si credeva fossero dei famigli (vedi anche il pipistrello) cioè delle entità demoniache al loro servizio ed anche perché, come le streghe, uscivano di notte. Proprio per questa abitudine il gatto nero era considerato particolarmente infausto: quando, praticamente invisibile nelle strade buie dell'epoca, tagliava la strada a un cavaliere, il cavallo spesso si imbizzarriva e lo disarcionava.Per punizione, nel nome di Dio, venivano scaraventati giù dalle torri, bruciati o seppelliti vivi nei campi, inglobati nella mescola e murati negli edifici perchè prevenissero i mali. Un gatto nero che attraversasse la strada era sinonimo di disgrazia che avrebbe presto "percorso" la vita del malcapitato, in un antico testo di stregoneria si trova scritto: "..incontrare un gatto nero reca maleficio; se la fiera vi attraversa il cammino vi colpirà un male imminente, peggio se da sinistra.."Attenzione era posta anche nel picchiarli. Mai di notte con la mano destra, altrimenti tutto il braccio si sarebbe paralizzato. Ma, chi avesse avuto la febbre, poteva ingerire 3 gocce di sangue tolte dall'orecchio di un gatto nero o, in alternativa, tormentarne uno finchè giaceva morto stecchito. La speranza (forse vana) è che queste crudeli pratiche appartengano ad un immaginario popolare piuttosto che alla realtà. Fra il 1000 ed il 1700, milioni di gatti, di ogni colore, vennero uccisi in nome di una loro presunta affinità con il Maligno. Ma secondo alcuni studiosi questo massacro, permettendo il moltiplicarsi dei topi, avrebbe favorito il dilagare delle epidemie di peste: se ci fossero stati i gatti a cacciare i ratti, portatori della malattia, la peste avrebbe fatto meno vittime.Gatto nero simbolo di perfezione - In altre culture, invece, come quella egiziana e quella greca, dove i felini erano venerati per la loro capacità di liberare le case dai topi , il gatto nero era considerato simbolo di perfezione. Ancora oggi, in Francia e in Inghilterra un ciondolo che rappresenta un gatto nero è considerato un portafortuna ed è di buon auspicio tenerne uno in casa. Nello Yorkshire è tradizione che, se un gatto nero entra di buon mattino in camera da letto, la giornata sarà fortunata. Per le ragazze vederne uno è segno di fortuna in amore. In un suo libro, lo zoologo Desmond Morris, un'autorità mondiale in fatto di gatti, spiega da cosa nasce l'abitudine di ritenersi fortunati se un micio nero entra in casa. Morris racconta che in epoca Medioevale, quando la Chiesa dichiarò guerra a tutti i piccoli felini anche in Gran Bretagna si consideravano i gatti neri creature demoniache, ma c'era la convinzione che restare illesi dopo averne incontrato uno significava avere una grandissima fortuna. Da ciò, i mici col pelo scuro diventarono degli amuleti contro la mala sorte. Susanna