Vi chiediamo gentilmente di non perdere di vista il post n°305 su CATERINA e NEVE che cercano adozione ed aiuto. Grazie!!!!!!!!!Per info, donazioni o adozioni chiamareMIRTA 3288212259POSTEPAY 4023 6005 7451 5518
NON DATEGLI RETTA............... al SindacoEvidentemente a volte la legge non esiste: Sembra non sia bastata l'esperienza fatta e poi subìta dal Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti a Giugno 2009, quando, il suddetto ordinò il divieto assoluto di sfamare gli animali randagi, ordinanza poi sospesa dal tar della Puglia, su denuncia di Lav, Lac e e Lega Protezione Animali, con le seguenti motivazioni : " la mancanza di cibo può comportare un peggioramento delle condizioni degli animali, tale da determinare una perdita dell'abitudine del contatto con le persone ed una contestuale, specie con riferimento ai cani randagi, predisposizione ad aggregarsi in branco creando così un reale pericolo per la cittadinanza"Nell'emettere la sua ordinanza da 600 euro a cranio, che chissà come mai, va a gravare sul portafoglio delle persone più di buon cuore, è bene, l'On.Francesco Paolo Iannuzzi, Primo Cittadino di Monte di Procida, forse, che tenga presente le motivazioni del Tar della Puglia riportate appena sopra.E' bene anche, che tenga altrettanto presente, probabilmente, che il suddetto precedente caso non è l'unico avvenuto; perchè vede, l'onorevole Sindaco di Campobasso, Giuseppe di Fabio oltre a essersi fatto sequestrare ben 2 canili ( Santo Stefano e Ripamolisani) sul suo territorio per le evidenti pessime condizioni degli animali detenuti, mai parola fu più appropriata, con la sua"ordinanza civica n 180″ analoga a quella che Lei ha emesso, è andato incontro alla stessa sorte; ancora il Tar,questa volta dell'Abruzzo ha sospeso tale ordinanza, giudicata illegale.E casi uguali a questi ce ne sono stati in Sardegna, sul Gargano, in provincia di Udine e in altre città e regioni, al punto da nemmeno più riuscire a contare queste pseudo-iniziative volte a mantenere o addirittura a migliorare il decoro delle città.Ma cos'è il decoro? Avere le vie pulite? Solo questo? O è anche salvaguardare la salute dei cittadini? Perchè se è anche questo allora va ricordata, in questo senso, l'apocalisse degli animali siciliani, in specifico nei Comuni di Modica e Scicli, dove grazie al fatto di non essere mai stati sfamati da nessuno, aggregatisi in branco per sopravvivere, hanno finito con uccidere un bimbo, lui si, innocente.Tutto questo è illegale; infatti, secondo la
legge Regionale 24 novembre 2001, n. 16 sulla "Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo", articolo 3, comma 4, fa presente che "Sono considerati maltrattamenti la violenza di ogni tipo, occasionale o abitudinaria, fame, sete".Fame e sete, due parole illuminanti.Il comune è quindi è tenuto a provvedere sì al decoro della città, ma anche alla gestione del randagismo sul territorio; per "gestione" non s'intende lo sterminio tramite avvelenamento fatto da qualche sempre attivo cittadino quando c'è da fare del male, quando può dimostrare che lui è più forte, si di un cane o un gatto e per vie subdole , con chi scrive, ad esempio, lo sarebbe molto meno (forte). Non s'intende nemmeno accalappiare i suddetti randagi e portarli in canili, definiti comunemente come "lager", S'intende invece trasferire gli animali vaganti (esseri "dotati" di una vita, sempre secondo la legge, oltre che secondo il buon senso) in strutture apposite, dove devono essere sfamati e curati, come "l'essere" umani comanderebbe.Anche non esistendo queste strutture, il Comune è comunque tenuto a provvedere al mantenimento degli animali sul territorio, inoltre il non dare da mangiare è visto come un maltrattamento anche secondo la legge(189/05) che , per chi non lo sapesse, punisce con sanzioni penali e pecuniarie chi la viola.In sostanza, le ordinanze affama randagi sembrano il più delle volte fregarsene della legge, di più leggi , sia quella sul maltrattamento e conseguentemente l'uccisione, per fame, di animali, sia quella che riguarda gli obblighi di un Comune in materia di salute pubblica.Tralasciando poi tutto il discorso chiamato comunemente "animalista", ma che in realtà potrebbe essere definito anche "cristiano" piuttosto che visto come un insegnamento di Ghandi, o , molto più semplicmente un aiutare chi è in difficoltà; sfamare un cane di Monte di Procida,come principio non è diverso da sfamare un bambino di Haiti, o un immigrato, o un senzatetto. Senza fare paragonitra umani e animali, quelli citati sono tutti casi di esseri viventi bisognosi,niente di più, niente di meno.NewNotizie
IL POST E' UN PO' LUNGO MA RITENIAMO INTERESSANTE RIPORTARE ANCHE LA PRESA DI POSIZIONE DELL'ON. MARTINI SU QUESTA, PER NIENTE PREGEVOLE, INIZIATIVA. fiorella e susannaL'On. Francesca Martini, Sottosegretario alla salute con delega al benessere animale in un altro, durissimo, comunicato stampa, fa presente la lampante illegalità di tale ordinanza:"Anziché emanare provvedimenti assurdi che privano gli animali randagi del fondamentale diritto all'alimentazione e, quindi, alla sopravvivenza, il Sindaco di Monte Procida dovrebbe preoccuparsi di applicare le norme vigenti in materia di prevenzione del randagismo e di tutela del benessere animale, a partire dall'obbligo di microchippatura dei cani disposto dalla mia Ordinanza del 6 agosto scorso per implementare l'anagrafe canina e consentire la rapida e sicura rintracciabilità degli animali vaganti sul territorio. Vorrei ricordare al primo cittadino di Monte Procida che le leggi vigenti attribuiscono ai Sindaci la responsabilità di raccogliere i cani randagi, curarli, ricoverarli in canile, microchipparli e sterilizzarli e non certo farli morire di stenti. Privare gli animali del sostentamento rientra nel reato di maltrattamento e non risolve il problema del randagismo. I milioni di proprietari di animali da compagnia in Italia pretendono dalle Istituzioni comportamenti civili e di rispetto delle leggi sacrosante di cui fortunatamente il nostro Paese è dotato. Prenderemo immediatamente contatto con l'amministrazione e con la Asl territorialmente competente perché iniziative come queste vengano prontamente interrotte e sanzionate"Fin quì il comunicato stampa: questa invece la dichiarazione "personale" correlata: "MULTE AI CITTADINI CHE PER PIETA' SFAMANO CANI E GATTI RANDAGI E MALTRATTATI? IL SINDACO SI VERGOGNI E RITIRI UN'ORDINANZA IN CONTRASTO CON LE LEGGI IN MATERIA DI TUTELA DEGLI ANIMALI"Trasferito integralmente in pratica tutto ciò che il Sottosegretario alla salute ha voluto dire sulla faccenda, è ancora da capire come in Italia sia dalla stessa legge permesso di emanare leggi illegali: scusate il gioco di parole, ma sembra straordinariamente assurdo che, un rappresentante delle istituzioni possa emanare una provvedimento legale, in contrasto con la disciplina legislativa nazionale che, salvo diversa segnalazione in sede di redazione della stessa legge, surclassa ogni altra legge di natura differente, regionale, provinciale o comunale che sia. Ma questo è addirittura il punto meno dolente: viene da chiedersi, prima di tutto il perchè, un primo cittadino non conosca la legge, perchè questa è l'impressione che si è avuta leggendo il provvedimento,e secondo perchè, appurato che non la conosca ( sempre secondo l'ordinanza emanata, in contrasto palese con la 189/05), possa comunque rimanere al suo posto. Com'è possibile che i suoi cittadini rispettino le leggi se è lui il primo a non conoscerle?Ovviamente nessun essere umano è in grado di possedere tutto lo scibile su una determinata materia, mafa specie il fatto che, prima di emettere un'0rdinanza, il responsabile di quest'ultima non s'informi. Tra l'altro, in questo caso, si deciderebbe della vita altrui, come si suol dire " non sono noccioline".Inoltre va aggiunto che il provvedimento in questione manca totalmente di sensibilità; da secoli in questo mondo si lotta per sensibilizzare le persone su vari temi, non solo quello del benessere animale, è chiaro, ma anche quello. A Monte di Procida non è arrivato niente di tutto questo? Non sembrerebbe, perchè se l'on Iannuzzi ha deciso di dare multe a chi sfama i randagi, significa che chi li sfama, appunto, esiste.In ultimo, va fatto notare che, il problema del randagismo esiste, ma nella teoria non dovrebbe esistere; il fatto che cani e gatti randagi "risiedano" sul territorio di Monte di Procida, sempre secondo la legge, è una mancanza dovuta esclusivamente al Comune coinvolto, il cui responsabile è proprio il Primo Cittadino.Vi chiediamo gentilmente di non perdere di vista il post n°305 su CATERINA e NEVE che cercano adozione ed aiuto. Grazie!!!!!!!!!Per info, donazioni o adozioni chiamareMIRTA 3288212259POSTEPAY 4023 6005 7451 5518