GEAPRESS – I randagi di Campobasso sono condannati, senza colpe, da decenni al carcere duro, senza tregua. Sono decimati dalle esche avvelenate, sparse con frequenza certosina in pieno centro. Hanno ricevuto promesse dagli esponenti di tutti i partiti politici, in campagna elettorale! Sono stati puntuamente dimenticati dagli “eletti” una volta avviato il governo cittadino, provinciale, regionale.
Hanno avuto promesse ministeriali. Ma stanno sempre lì, ergastolani senza appello, consumando la vita tra privazioni e stress,con dolore.

Al canile di Santo Stefano (vedi articolo GeaPress) vivono in condizioni estreme.
In loro aiuto solo i volontari, tanti, molisani e non, e l’emittente locale Telemolise, lancia in resta la direttora.
Le istituzioni, tutte, latitano, da quindici anni.
Telemolise ha deciso di non dare più spazio alle false promesse, ripetitive, sempre uguali a sè stesse. Inutili.
Per questo motivo ha preparato uno spot (vedi video in basso), che denuncia le falsità quotidiane ed eterne che gli amministratori propinano.

Così lo spot di denuncia:
Il canile di Santo Stefano sarà  ampliato e ristrutturato. Falso .
Il progetto per la costruzione di un nuovo canile è pronto. Falso.
Istituiremo il cane di quartiere. Falso.
Il piano di sterilizzazione risolverà  il problema del randagismo. Falso.
15 anni di promesse. I  cani non votano.

Sono quindici anni, 15, che Telemolise porta avanti una  battaglia di civiltà, quella di spingere la città di Campobasso a dotarsi di un canile comunale, una struttura non dico all’avanguardia, ma almeno dignitosa, decente, degna di un capoluogo di Regione” dichiara Manuela Petescia, direttore dell’emittente molisana “In tutti questi anni, al fianco delle associazioni animaliste e dei tanti volontari abbiamo cercato di coinvolgere gli amministratori di tutte le bandiere politiche e a tutti i livelli amministrativi. Ed è una battaglia che la nostra tv, lo dico a chiare lettere e con grande rammarico, ha perso. L’ha persa insieme all’Ente Nazionale Protezione Animali, l’ha persa insieme alla Lega Molisana per la difesa del cane, l’ha persa insieme a tutte le persone che amano gli animali e sanno in quali condizioni si vive e si muore ogni giorno a Santo Stefano. Il motivo è molto semplice e lo si può esprimere con quattro parole: i cani non votano. E allora non serve parlare del canile per dire ‘da 15 anni’ sempre le stesse cose. Da oggi ci limiteremo a mandare in onda un nuovo spot di comunicazione sociale; e lo slogan non poteva essere che: i cani non votano. Un messaggio crudo e realistico, adeguato al cinismo di una certa visione politica. Mi sarebbe piaciuto aggiungere (con un cinismo altrettanto adeguato): i cani non votano, ma gli animalisti sì“. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).