Noi stessi e basta

"Ossessione"


Di nuovo tu, di nuovo quegli occhi; mi rivolgi parole sommessamente sferzanti, ostenti quello sguardo delicatamente perentorio e ingaggi quell’incedere blando in direzione opposta alla mia.E un ultimo sguardo che sembra dirmi “sono qui, non fuggo da te”, come di chi si aspetta un’azione improvvisa, che lasci senza fiato e senza diritto di replica; come di chi ha l’istinto inconscio di lasciarsi sopraffare da una forza dolcemente ineluttabile.Eppure, qualcosa ti vincola ancora a lui, a quest’ antagonista tenace e silenzioso; che io non conosco e non giudico, dacchè ho solo la facoltà di considerarlo un individuo immensamente fortunato.Sensazioni che serpeggiano vorticosamente nelle  viscere, percezioni tattili di effusioni travolgenti che non ho mai provato con te, istinti felini di sano egoismo; e poi, quell’ossessione perenne... la proiezione ferrea della mia coscienza, universo caotico ed intuitivo, che riflette irrazionalmente le immagini nitide di un’esistenza accanto a te, una vita forgiata sul rispetto vicendevole, sulla complicità simbiotica, sull’amore più libero e naturale che si possa concepire.Il destino di ognuno, forse, è scritto interamente da noi stessi, dai percorsi che scegliamo, dalle persone che incrociano i nostri sentieri, dagli eventi che scandiscono e decretano i nostri livelli di crescita personale; tuttavia non rifuggo dal credere che, se due anime sono fatte per condividere insieme le gioie e i dolori di un’intera esistenza, un Essere al di sopra di tutto possa sancire un legame giusto e indissolubile che prevarichi le difficoltà, i sacrifici, le inquietudini e le incertezze che la vita moderna ci riserva quotidianamente. Sì, questo mi piace credere.Mi arrovello in una miriade di domande e non trovo risposte definitive, senza appello. Forse è così che dev’essere, accetterò i miei stati d’animo, turbinolenti e ricolmi di dubbi, e mi abbandonerò cedevolmente allo scorrere degli eventi.Perchè istintivamente o razionalmente, con sana follia o aberrante raziocinio,  tu, sei la mia splendida ossessione...