Noi stessi e basta
Sorrisi, riflessioni, intuizioni, immagini vivide di un'animo errante..."E' la ripetizione delle affermazioni che ti porta a crederci, e quella credenza si trasforma poi in una convinzione profonda, e le cose cominciano ad accadere".
Muhammad Alì
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“Di solito, si pensa che la morte arrivi al termine della vita, che la morte sia nemica della vita; non lo è; ma se la ritenete tale, significa che non siete riusciti a conoscere la vita. La morte e la vita sono due polarità della stessa energia, dello stesso fenomeno: l’alta e la bassa marea, il giorno e la notte, l’estate e l’inverno. Non sono opposte, non sono separate e neppure contrarie, bensì complementari. La morte non è la fine della vita: è il completamento di un’esistenza, il ‘crescendo’ di una vita, l’apice, il finale. Quando avrete conosciuto la vita e il suo processo, allora capirete cos’è la morte. La morte è parte integrante e organica della vita, e ne è profondamente amica. Senza la morte, la vita non può esistere. La vita esiste grazie alla morte che ne crea lo sfondo. Difatti, la morte è un processo di rinnovamento e accade in ogni istante”.
Osho Rajneesh
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Un sibilo nella quiete, impercettibile, mi volto, non vedo nulla, è la mia mente rapita da mille pensieri,
di nuovo quel sibilo, rintocco di un istante, vuole ingannarmi, mi volto di nuovo, il riverbero del sole, abbaglia e confonde, non vedo nulla, non v'è nulla.
Non cercare più, non voltarti, non era reale. Il passo è lento, adesso, guardo avanti. Stupore ed inquietudine, la mente cede al vuoto. Quel tocco, quella presa decisa ed esigente. Voltati, adesso quella percezione è puro contatto.
E' lì, sulla mia spalla inerte, peccato mortale muoversi. Non accenna al più esile movimento, mi osserva, penetra repentinamente negli abissi dell'anima, istinto naturale, creatura intelligente e caparbia, non hai la mia forza, non è qui il tuo posto, ma avverti, percepisci, ti fidi di me.
Istanti surreali, percezione distorta del tempo, omaggio volontario d'un eternità giocosa, reminiscenza effimera di un'epoca perduta, icona eterea di beatitudine.
Portami con te verso luoghi che non conosco, donami la tua libertà, distendi le tue ali su di me e purifica il mio animo forgiato da ansie e inquietudini, avvolgimi del tuo calore.
Magia, mistero, fascino alato, colori vividi che attingono dall'infinito.
Quella spinta leggera, quasi a volermi chiedere scusa, slancio leggiadro verso orizzonti da scoprire, volteggia sopra i miei occhi tracciando due cerchi di gratitudine, forse è il tuo modo di dirmi addio.
Un punto lontano, adesso, vola verso valli sconosciute, non tornare più indietro, sbiadirei con queste lacrime i colori dell'infinito.
Hai cercato me, hai trovato la mia anima, grazie piccola principessa.
Dedicato a Stè, sibili impercettibili di uno spirito creativo, un bacio. Animo.
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"Prima della nascita, l'anima di ciascuno di noi sceglie un'immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo e crediamo di esserci venuti vuoti. E' il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino".
"Una vocazione può essere rimandata, elusa, a tratti perduta di vista. Oppure può possederci totalmente. Non importa: alla fine verrà fuori. Il daimon non ci abbandona".
James Hillman - Il codice dell'anima.
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Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 08:14
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 06:18
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 04:42
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 04:37
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:43