FERRARI CHE PASSIONE

ICEMAN


Monaco è ormai alle spalle è stata una brutta botta, ma non ci si può fare più niente. In gara ho fatto molta fatica a trovare aderenza sul bagnato e dobbiamo capirne esattamente le ragioni perché a me piace guidare in quelle condizioni di asfalto. Finire al nono posto, quindi senza punti all'attivo, non mi ha fatto certo piacere. È stata la prima gara a secco della stagione e non possiamo permettercene un'altra, visto che la lotta nel campionato piloti è così serrata. La preparazione specifica per il Gran Premio del Canada era programmata per l'ultimo giorno di prove a Le Castellet. Purtroppo c'è stata la pioggia e non è che si sia potuto fare molto però siamo tutti sullo stesso piano. La Ferrari ha una buona tradizione in Canada e mi aspetto un grande equilibrio. Le qualifiche diventano sempre più importanti ed è per questo che è fondamentale lavorare bene sin dall'inizio del fine settimana in modo da arrivare ad avere una macchina con il miglior assetto possibile. A Monaco ci sono stati distacchi minimi, tanto che i primi cinque erano racchiusi in due decimi. A Montreal conta molto la stabilità in frenata e il passaggio sui cordoli e la F2008 è molto migliorata in questi aspetti rispetto alla macchina dello scorso anno. Certo, dovremo aspettare almeno le prime libere del venerdì per averne una conferma. Non ricordo un'edizione del Gran Premio senza una neutralizzazione e mi aspetto che ciò si ripeta anche domenica. Se accadrà, dovremo cercare di non essere troppo prudenti nella strategia, visto l'equilibrio delle forze in campo. Con le attuali regole, la fortuna ha un ruolo importante in queste circostanze se si vuole vincere: speriamo che, se proprio deve entrare in pista la safety-car, lo faccia al momento più opportuno per noi!. Abbiamo percorso un terzo della strada e, con 35 punti, sono al secondo posto: è, più o meno, quello che mi attendevo. Nulla è stato vinto, nulla è perduto».