FERRARI CHE PASSIONE

SI VA A BUDAPEST CARICHI DI SPERANZE


La Rossa si presenterà con una nuova aerodinamica, set-up rivisto e corretto dopo i problemi di Hockenheim e, almeno a parole, con la voglia massima da parte di tutti di non sbagliare più. Serve concentrazione e grande professionalità per arginare la fuga di un Hamilton mai così vorace.  All'Hungaroring le Rosse non vincono dal 2004, ma domenica si spera di invertire la tendenza. Le F2008 di Massa e Raikkonen utilizzeranno il nuovo cofano motore a 'incudine' e il muso con il 'buco'. Nei test della scorsa settimana a Jerez è stato verificato il set-up della monoposto che in Germania aveva dato problemi ai piloti. L'analisi dei dati ha evidenziato che il problema non riguardava la macchina ma le gomme. «Non c'era un effettivo problema con la macchina, l'assetto non era peggiore di quello delle precedenti gare - recita un comunicato sul sito della Ferrari - la maggiore differenza è stata riscontrata nelle mescola degli pneumatici e per una serie di ragioni, Kimi Raikkonen e Felipe Massa non sono stati in grado di sfruttare al meglio le gomme durante la gara, anche se un piccolo segnale di questo problema era già emerso nel corso dei due giorni di prove e qualifiche». Stefano Domenicali,  carica a pallettoni tutto l'ambiente in vista di un gran premio che potrebbe diventare cruciale per la stagione della Rossa: «Nonostante i risultati negativi delle ultime due gare, la Scuderia non è affatto in crisi . La squadra continua a dominare la classifica Costruttori e, teoricamente, uno dei nostri piloti può tornare in cima alla classifica già da domenica sera. Abbiamo un punteggio simile a quello dello scorso anno, abbiamo vinto metà delle gare e ottenuto metà delle pole position. Come non ci sentivamo imbattibili dopo la vittoria del GP di Francia, così adesso non ci sentiamo sconfitti dopo il GP inglese e quello tedesco. L'intera squadra sta facendo il massimo per ribaltare questa situazione. Abbiamo rimontato diverse volte, e nei fatti siamo sempre emersi come squadra tra le migliori a fine stagione, anche in condizioni peggiori di quelle di adesso. Se guardiamo dov'era la Ferrari nel 2007, dopo dieci gare, ora siamo in una posizione migliore».