FERRARI CHE PASSIONE

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Domenicali: "Ferrari unitaOra però niente più errori" L'aspetto positivo è che Lewis Hamilton non ha preso 10 punti, l'aspetto negativo è che col terzo posto ora i punti di svantaggio sono 7. Tradotto in parole povere a Felipe Massa potrebbe non bastare vincere le ultime tre prove rimanenti: Hamilton con tre secondi posti sarebbe aritmeticamente campione del mondo. Siamo naturalmente ancora alla pura ipotesi di scuola. In realtà come ha dimostrato il GP di Singapore ogni gara nasconderà insidie. Il problema è che la Ferrari ha perso un'altra, l'ennesima, occasione di vincere. In campionati così tirati sono i dettagli a fare la differenza. Un po' di preoccupazione è dunque inevitabile.  Al Cavallino, come è giusto fare in questi casi, si guarda avanti. Il responsabile Stefano Domenicali ammette che purtroppo, durante il pit stop di Massa, l'errore di dare la luce verde quando le operazioni non erano ancora concluse è stato grave. Ma anche che c'è solo il desiderio di compattarsi ancora di più: "Il semaforo è controllato manualmente - ha spiegato - è come se ci fosse la paletta. Sono situazioni che purtroppo accadono, anche se non vorremmo che capitassero. Felipe? Era dispiaciuto perché stava facendo una bellissima gara. È andato a rincuorare il meccanico che ha sbagliato, a testimonianza dello spirito che c'è in questa squadra: si vince e si perde tutti insieme. Gli errori si possono fare l'importante è guardare avanti con umiltà. Troppo facile accusare le persone quando le cose non vanno bene".  Ora si guarda al Giappone, prossima delicatissima gara tra due settimane: "Non vediamo l'ora - prosegue Domenicali - affronteremo le prossime tre gare con la voglia di dimostrare che possiamo assolutamente raggiungere quello che vogliamo. Vedrete una Ferrari che continuerà a spingere sino alla fine, ma non dobbiamo commettere nessun tipo di errori".