ANTILAZIO

PATRON LAZIO E SALERNITANA CLAUDIO LOTITO INDAGATO PER TENTATA ESTORSIONE...


Una perquisizione da parte degli agenti della Digos è in corso nella sede della Federcalcio nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli. Nell’indagine risulta indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio, Claudio Lotito. A quanto si è appreso l’inchiesta è scaturita dalla registrazione di una telefonata con Lotito consegnata agli inquirenti dal d.g. dell’Ischia Calcio, Pino Iodice, nei mesi scorsi.I presunti illeciti riguardano l’erogazione di finanziamenti a società calcistiche. L’inchiesta è condotta dai Pubblici Ministeri di Napoli Vincenzo D'Onofrio, Vincenzo Ranieri, Stefano Capuano e Danilo De Simone, ed è coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. La perquisizione nella sede della Federcalcio disposta dalla procura di Napoli è ancora in corso in via Allegri. Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere della Figc, non è al momento presente nel suo ufficio in federazione.Secondo quanto si è appreso, una perquisizione è stata disposta nell’abitazione romana del presidente della Lazio. Perquisizioni sono state disposte anche nei confronti del presidente della Figc, Carlo Tavecchio e del presidente della Lega Pro, Mario Macalli: entrambi non sono indagati. La Figc ha confermato che Tavecchio è stato ascoltato «in qualità di persona informata dei fatti ed ha assicurato la massima collaborazione da parte della federazione».I Pubblici Ministeri napoletani Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri avevano aperto un fascicolo a febbraio scorso, dopo che la telefonata tra Iodice, dg dell'Ischia Isolaverde, e Lotito, che è anche consigliere federale, era diventata pubblica. Lotito nel frattempo era stato deferito al tribunale federale nazionale, e il Pubblico Ministero della procura federale della Figc aveva chiesto un'ammenda di 15mila euro per Lotito e altrettanti a carico della Lazio per aver pubblicamente leso la reputazione e onorabilità di Iodice.La vicenda ha origine il 13 febbraio scorso. Quel giorno il d.g. dell’Ischia calcio, Pino Iodice, diffuse l’audio di una telefonata con Lotito, registrata di nascosto, nella quale il presidente della Lazio parlava del suo programma per rimettere in sesto la Lega Pro superando la contrapposizione tra i club che erano a favore e contro Macalli; sottolineava che Beretta in Lega A e Macalli in Lega Pro contano «zero»; proponeva un «anticipo di cassa» dalla Lega di A all’ex serie C, «ma se non troviamo un accordo in Lega Pro non si farà mai»; si vantava di avere «17-18 voti» su 20 tra i club della massima serie. Nella stessa telefonata, Lotito esprimeva pesanti perplessità sulla promozione in serie A di Carpi, Frosinone o Latina. «Ho detto ad Abodi (presidente Lega di serie B, ndr): se me porti su il Carpi... se me porti squadre che non valgono un cazzo noi tra due o tre anni non c'abbiamo più una lira. Se c'abbiamo Frosinone, Latina, chi li compra i diritti?». «Con la mia bravura ho portato i diritti TV a 1,2 miliardi: se ci portano Latina, Frosinone, chi li compra i diritti?». Le parole di Lotito suscitarono forti polemiche, intervenne anche l'allora sottosegretario alla presidenza Delrio che chiese «un cambiamento nel calcio», mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò parlò di «parole incaute» che «rischiano di gettare discredito sul mondo del calcio». Reazione irritata anche da parte del presidente della Figc Carlo Tavecchio: «Toni e contenuto della telefonata sono da censurare, così come le modalità con cui è stata realizzata». Lotito si difese parlando di «agguato per screditarmi». «Il mio richiamo agli effetti negativi dell'accesso di squadre provinciali alla serie A è stato indicato come rischio di una possibile riduzione dei diritti TV, per la riduzione degli utenti, e non certo come desiderio di impedire ai club minori di arrivare a competere con i club maggiori. Contrabbandare queste mie valutazioni come tentativo di influire sul regolare andamento sportivo dei tornei è un vero e proprio falso calunnioso».fonti: IlSole24h