MARKETING PLANETARIOperchè il nome della Città tira quello della regione no!!
Ghizzoni, ad di Unicredit, ostenta ottimismo: «Trattative avanti senza intoppi». Gli americani stanno velocemente fornendo i dettagli richiesti dall’istituto: domani può iniziare la «fase-2». Intanto il partner d'affari del prossimo presidente giallorosso fa proclami da tifoso: «Spero nello scudetto già quest’anno. Seguo la Serie A da 40 anni, porteremo il marketing giallorosso su scala planetaria»ROMA, 10 febbraio - Più delle suggestioni può una frase. Autorevole e sicura. «Le negoziazioni vanno avanti bene, c’è molta positività» . Parole di Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, la banca che in questo momento ha il controllo della Roma. Ghizzoni, intervenuto a un convegno che commemorava l’ex ministro Tommaso Padoa Schioppa, ha voluto così smentire possibili frenate nella trattativa con la cordata statunitense guidata da Thomas DiBenedetto: « Ne ho lette tante ma non corrispondono alle informazioni che ho io» . Evidentemente più attendibili della media. E dei media. GIORNI CALDI -A rafforzare l’ottimismo di Ghizzoni è il comportamento dei probabili acquirenti, che si sono mossi con solerzia per ottemperare agli adempimenti richiesti da Unicredit, fornendo già parte delle precisazioni sui dettagli dell’offerta volute dalla banca. In particolare, la squadra azionaria dellanewcosarebbe pronta. Ma c’è chi dice che un nuovo socio potrebbe entrare nel gruppo con capitali freschi. VERSO L’ESCLUSIVA -La società DiBenedetto Llc conta insomma di arrivare già domani alla fase successiva, quella della trattativa in esclusiva per l’acquisto del 67 per cento delle azioni della Roma. Del resto, Unicredit non ha considerato ricevibili le altre quattro offerte vincolanti. In sostanza, se dovesse andare in fumo il progetto americano, il processo di vendita della società dovrebbe ricominciare da zero. E non è quello che vogliono a Piazza Cordusio. «SAREMO GRANDI» -Nel frattempo dagli Stati Uniti rimbalza un’altra intervista rilasciata da Julian Movsesian, uno dei compagni- finanziatori di DiBenedetto nell’affare Roma, che ha parlato a italiansoccerseriea.com,sito specializzato in lingua inglese con sede a Los Angeles. «Seguo il calcio italiano da oltre 40 anni- ha detto -Tifavo Milan, onestamente, ma ora sono un fan della Roma. Non ho mai fatto operazioni finanziarie in Italia ma ho un’esperienza significativa, come i miei partner, nella gestione di una società. Per questo abbiamo avviato l’affare Roma». Il punto principale su cui interverrebbe la nuova proprietà non è l’allenatore e nemmeno i giocatori:«Dobbiamo coltivare e migliorare il marketing su scala mondiale. Ho notato che ci sono carenze da questo punto di vista. Ma per adesso mi auguro che la Roma vinca il campionato, già quest’anno ». Si è messa male ma non si sa mai. LE QUOTE -Sarà invece molto più facile vincere lo scudetto il prossimo anno, che negli auspici avrebbe Carlo Ancelotti in panchina e DiBenedetto al vertice del club. Almeno così hanno stabilito alcuni bookmakers stranieri, sempre attenti agli sviluppi delle transazioni. La Roma è favorita, alla pari di Milan e Inter: sono tutte quotate a 3,25, davanti alla Juventus che è pagata cinque volte la puntata. Il mondo degli scommettitori crede negli americani.Fonti:
Corriere dello SportGENTE LAZIALE - E' stata vista di recente accendere ceri sotto la residenza Angelucci e intonare cori «Angelù nun ce lassà Angelù non ce lassà». Tra di loro anche la donna mezza uomo Zarate1 de l'Antiromanista.CONSIDERAZIONI PERSONALI - L'impiego di capitali stranieri nel risanamento della a.s.roma sono la diretta conseguenza degli anni di ladrocinio indiscriminato perpetuato dal Palazzo ai nostri danni, le orecchie da mercante di Galliani & Co. unitamente a frasi del tipo "il Milan che vince fa bene al paese" non saranno più spendibili con un soggetto straniero che vorrà rientrare di quanto investito, dunque prepariamoci a vedere l'uomo più brutto d'Italia, Moratti, convocato davanti a qualche Corte Federale di Boston a rendere spiegazioni se mai dovessero nuovamente capitare intercettazioni telefoniche stile "Giacinto Facchetti"; in risposta ai cugini non mi sento meno romano o meno tifoso: di Roma porto i colori, di Roma porto il simbolo, di Roma porto il nome... sono nato per volere del Prefetto di Roma, Italo Foschi... i soldi non hanno colore, ben venga Thomas DiBenedetto e vada al demonio l'imprenditoria romana stile Lotito, se ai Laziali serve avere un imprenditore romano per sentirsi romani, è giusto, noi di elementi di romanità ne abbiamo a iosa altrove.amabilmente vostroAlex "madonna quanto stanno a piagne" 64