L'Anonimo

TRE VALLI QUANTA FATICA!!!!!


Non sarà una Tra Valli da ricordare la mia corsa a questa granfondo che ha fatto acqua da tutte le parti. Ok bellissimo tutto, a partite dalla logistica, dal contorno e dall'organizzazione, insomma secondo me tutto perfetto, per questa corsa che di diritto può fare "spalle larghe" nel panorama nazionale della corse in mtb.
Se tutto è stato perfetto forse, anzi sicuramente l'unica cosa che non avevo caricato in macchina oggi per andare a Tregnago, sono state proprio le gambe, non ghe n'era, zero assoluto, zero tondo; me ne so accorto al chilometro uno, quando non riuscivo a stare in scia neanche al gruppo, che sulla statale saliva attorno ai 35 orari.Alle volte mi capita di partire, e spesso la prima salita riesce a carburarmi per dare un tono alle gambe, ma oggi non sarà cosi. Mi sfilano in decine e decine, compresi il Maga ed il Tenuti, che hanno un passo decisamente diverso dal mio, arranco, forse se non ci fossero stati loro, di li a poco avrei alzata bandiera bianca, ed invece il fatto di vederli li mi ha aiutato almeno a non dichiarare la resa.
La prima salita è eterna, poco sotto la Croce del Vento riesco ad accodarmi al Tenuti, con il Maga che ogni tanto tira uno scatto, che si perde di li a pochi metri con il gruppo che lo riprende subito, però l'istinto ce l'ha quindi tanto di cappello.
Cerco di fare il mio passo, anche se non so precisamente quale sia, e in qualche modo si scollina la prima lunga salita; oramai ho battezzato la ruota del Tenuti come mio riferimento per restare concentrato sulla corsa.E' dura però, durissima e la situazione non migliora con il passare dei chilometri, resto sempre ingolfato come un vecchio motore, tanto che sulla lunga discesa che scende in zona Cazzano, il Tenuti se ne va azzeccando due sorpassi, forse un filo troppo pericolosi.Per me rischiare in discesa con una condizione del genere, sarebbe stata la cosa più assurda da fare.
La svolta della mia corsa, se possiamo definirla cosi, è dopo la via cara quando finalmente, come un lampo di luce che squarcia le nubi, sento le gambe che girano! e l'era ora visto che erano già passati trenta chilometri.Tiro come un matto fino all'imbocco dell'ultima salita che prendo più forte delle altre appena passate, mi accorgo che buttando un dente le gambe non si impastano, ma spingono decentemente e diventa tutto in rimontare di posizioni. Più o meno al terzo chilometro di salita scorgo la sagoma del Tenuti, e penso che salendo con quel passo prima della fine riuscirò a raggiungerlo.
Intento che si realizza anche accodandomi ad un quartetto, partito in seconda partenza, che sale decisamente forte,  passiamo il Marco ed anche lui si aggancia al gruppetto.Da li manca solo l'ultima discesa che facciamo abbastanza forte, arrivando sul lungo piano degli ultimi chilometri. Ai meno uno avviso il Marco che è mia intenzione fare la volata, cosi tanto per scherzare ovviamente, visto che quella per il primo posta l'hanno già fatta da un bel po'. Il Marco non era proprio convinto di disputarla, ma un concorrente che veniva da dietro ci fa rompere gli indugi con uno scatto negli ultimi cento metri.La mia ruota arriva davanti, forse di poco, tanto che magari il real time darà ragione al Tenuti per la classifica, ma questo importa poco o niente.Facile capire che non sono assolutamente contento di oggi, sportivamente parlando ovviamente, perché per tutto il resto la giornata è stata più che buona. Non capisco perché non ho forza nelle gambe, cosa che non posso certo imputare alla stanchezza visto che questa settimana ho pedalato si e no per tre ore.
Da Tregnago è tutto un saluto a tutti.