L'Anonimo

ESORDIO AGRODOLCE A BARDOLINO!


Una bolla di sapone che si rompe fa senza dubbio meno rumore di quello che mi ha accompagnato dal chilometri dieci di gara fino alla fine, a causa della probabile piegatura del forcellino che ha mandato quasi fuori uso il cambio posteriore.Fino a li non che stessi facendo la gara della vita, ben inteso, con il gruppo dei migliori incontenibile nelle fasi veloci di avvio corsa. Al pronti via gas aperto che mi coglie quasi impreparato e mi costringe subito ad inseguire.Questo sono le partenza che soffro maledettamente e per quanto mi impegni sono più le ruote che perdo di quelle che riesco a tenere, e cosi fra i tanti passa pure la figura “non anonima” che vedete a destra sulla foto. 
Il Max Maga diventa praticamente fin da subito il riferimento sulle fasi veloci di avvio, e sarà la rotor, sarà la gamba o non lo so però me par che sul piano el vada anche forte, (però Maga non sta gasarte perché ditto da mi magari non le gnanca un complimento.)Fatto sta che fra sto tira e molla si arriva all’ingresso della Val Sorda che di fatto ridimensionerà la mia gara. In un restringimento, siamo tutti con il piede a terra e sento un colpo dietro sulla bici, rimondo in sella il cambio le tutto fora fase e sullo strappo successivo scalando la catena salta il 32 e si incastra nella ruota ……TERIBILE, HO SPACA FORA TUTTO!!!E invese no, tira mola martela, riesco a liberare la catena, ma el cambio le tutto fora fase e me gratuccia tutti i denti. Pedalando provo ad agire sui regolatori del filo e in qualche maniera riesco a portare il cambio a funzionare dal 28 in giù, visto che ogni volta che mettevo il 32 la catena saltava nella ruota.
La cosa mentalmente mi ha uno poco demoralizzato anche perché la davanti non vedevo più il mio riferimento di giornata, e nel frattempo erano passati pure il Gian di Forti a Taola e Lucaling.Cerco comunque di rientrare in gara e di fare la corsa usando il 22 nelle salite più dure, e a forza de dai ricomincia a vedere sia il Gian che il Maga.Dovrò aspettare però fino al venticinquesimo chilometro per mettere freccia a destra e sorpassare prima uno e dopo l’altro con un sorpassino in staccata sul Max che correttamente lascia strada.Nel frattempo aveva anche cominciato a cadere qualche goccia d’acqua e i tratti in asfalto appena umido suggerivano la prudenza, ma non la voglia di tirare anche se nel tratto prima di Affi pecco un poco troppo di generosità sfinendomi davanti, ricevendo poi un cambio che più di cambio pareva che gavesse tira la volata a quel da drio, visto che le partio come un sasso tira con la fionda!Attorno ad Affi il salitone che uccide tutti, fatto quasi tutto a piedi assieme al serpentone di bikers che mi copiavano.Da li all’arrivo manca praticamente solo la Val Sorda in discesa, che risulta un poco indigesta nei vari tratti che in andata avevamo fatto a piedi.Finale sul percorso fatto all’andata, tutto da menare con le gambe oramai quasi alla frutta.
L’importante oggi per come si era messa è stato vedere la linea del traguardo, che fa sempre morale.Note positive:Abbiamo dato la prima bella sgasata a tutto il reparto aria e muscoli, e abbiamo fatto un poco di ritmo gara alla morte, che va sempre ben.Il Miglio è arrivato primo dei NON ELITE, e le un gran risultato per il Campeon de Noatri.
M.M.E.F. se pur di poco è rimasto dietro dopo aver fatto paura all’inizio, e queste mi permette di non appendere la bici al chiodo come mi aveva consigliato il buon Maga in caso di sconfitta.Ho fatto un gara in rimonta, specie nella parte dove c’erano salite e questo non mi dispiace per niente.Bona la macedonia alla fine, e alle volte un buon frutto le quasi meglio de un dolce.Bello il percorso dove mi sembra che tutto abbia funzionato bene e quindi, avanti con la prossima edizione.Avanti sempre, altro giro dal meccanico con la 29 pollici e arrivederci a domenica prossima per la Tre Valli.