L'Anonimo

RIFUGIO BERTAGNOLI, PRESO!!!


E’ andata oggi siamo andati a prenderci il GPM di giornata al rifugio Bertagnoli che domina la vallata di Chiampo, sopra Crespadoro.
Ci sono voluti 135 chilometri per andare e venire dal rifugio montano, di cui parecchi che puntavano all’insù.Un bel gruppetto quello di oggi forte di una dozzina abbondante di pedalatori mescolati fra i vari team Turnover, Focus, Chesini e Strasser.Si parte da San Martino Buon Albergo e subito si innesta la vallata di Mezzane per puntare a scollinate il primo monte, dopo dieci chilometri di salita in località Bettola.
Si scende a Badia, per Sant’Andrea per inerpicarsi sulla strada per Sprea, con i sui cinque chilometri che sanno fare male, passati i  quali si vira con decisione verso Bolca.Da qui la bella, quanto insidiosa, discesa che partendo dal campo da calcio disegna curve e tornati mozzafiato fino a scendere nella vallata di Chiampo all’altezza di Crespadoro.
Pochi chilometri in falsopiano ci portano ad attaccare i dodici chilometri che ci separano dal rifugio.Una scalata regolare che non presenta strappi durissimi ma che ti cuoce alla lunga, tenendoti sempre in tiro; micidiali comunque gli ultimi chilometri che presentano degli allunghi in salita diritti come una schippo per fortuna abbastanza in ombra.
Dal rifugio una bella sosta, per me assolutamente doverosa, dopo una prima parte di giro fatta tutta a inseguire un gruppo più veloce del mio passo. Da dire che la salita verso il rifugio l ho fatta tutta al mio ritmo arrivando staccato di parecchio, ma più di cosi proprio non riuscivo a fare sentendo a colpi una gomma che si incollava all’asfalto.
A si non abbiamo parlato delle temperature di oggi, vi dico solo che non abbiamo avuto freddo manco dentro la cantina del rifugio.Dopo la sosta si scende per la stessa strada e poi bussola in mano ad Andrea Zattoni con il compito di portarci a casa.
Si scende tutta la vallata Vicentina a mani basse sotto il manubrio, con velocità molto spesso vicine ai 50 orari, e in fondo valle una serie di strappetti insidiosi ci portano a sbucare a Gambellara.Da li si comincia a sentire aria di casa ma ci vorrà ancora un bela ora di pedali, mulinata contro vento con una temperatura che il polar del Radu attesta sui 42 gradi.Si viaggia di acido lattico fino a casa, divido i chilometri da Colognola con LucaLing con cambi regolari andiamo ancora a 32-35 orari nonostante il vento contrario, si tira più per la voglia di scendere dalla bici che altro.E’ stato veramente bello, mi piacciono questi giro che sanno tanto di avventura per una volta a ruote strette …… A Voi. Tutte le foto qui.