L'Anonimo

MONTEPURGA E VELO VERONESE


 Arrampichino oggi, cambia la bici ma non la compagnia con di nuovo una coppia Syntec ad unirsi a me e al Papataso. Stavolta ad accoppiare il Radu è Pasetto con una belle specialized bi-ammortizzata uno per undici, un ammortizzatore in più e due corone in meno rispetto alla mia dotazione. A proporre il percorso, che risulterà molto bello, è la coppia Syntec, destinazione Monte Purga la famosa collina che da i Natali alla pastafrolla omonima. Sterrato ma anche qualche tratto di asfalto in un mix di sentieri e stradine per me assolutamente inediti nella parte finale.
Condizione tutto sommato buona, appesantita dalla degustazione di bianchi della sera prima che saranno espulsi via sudore durante la lunga ascesa. Dopo la partenza dalle 4 strade una volta a Mezzane prendiamo la via dei Mulini per arrivare a Castagnè e proseguire verso San Rocco. L'inizio della salita è preso ad un ritmo leggermente elevato, lo soffro con dignità, poi fortunatamente ci si accorda naturalmente per una marcia più controllata visto il lungo tragitto da fare.
Dopo San Rocco si entra nel tracciato Legend 2010 per prendere da contrada Sella la via verso il Montepurga. Bellissimi questi boschi e queste carrarecce caratteristiche della nostra lessinia. Solo nel finale di salita accuso un minimo di fatica, ma oramai siamo in vista di Velo dove con una bella sosta a base di Coche si vede il da farsi. Celebralmente sono a posto di salite, il Papataso pure ma la coppia Syntec ha ancora bisogno di dislivello così sale mentre noi si decide per il rientro.
Poco felice la scelta di scendere il tecnico che tagli l'asfalto della santa Trinità, fattibile credo solo con una moto da trial. Poi la lunga trenata sul via del Progno ci riavvicina a casa, ma ad Illasi l'ultima sorpresa di giornata è la rottura di una raggio della ruota posteriore del Papataso. La cosa non disturba il rientro ma necessiterà di un passaggio in officina. Si finisce la tappa con un bel 83 chilometri a ruote grasse, tutto molto bello.