L'Anonimo

VAIO DI MEZZANE .....


Fatto!
Uscita a quote collinari quella odierna, il meteo in altura ci aveva fatto scendere a metà mattina da Campofontana, così sul mezzogiorno sono pronto a pedalare con poche idee ma ben confuse in testa. Fuori un vento che ti spazza via così la scelta è quello di assecondarlo almeno nella parte iniziale del giro. Salito il monte dei Santi mi trovo a Marcellise dove trovo pure la segnaletica della corsa Chesini ......
Seguo il percorso fino a Castagnè a da li l'idea di andare a provare il Vaio che da Moruri scende a Mezzane; che da solo non è che mi piaccia parecchio farlo ma va ben me digo se mai scendo a piedi. Il Lupo si dipinge sempre più cattivo di quel che le, difatti bello baldanzono porto fuori la discesa in scioltezza, a parte un errore di traiettoria all'inizio dell'ultimo tratto che mi costringe al piede a terra. Discesa comunque che è risultato un pelo impegnativa a causa del terreno secco che limitava la tenuta. Salita dei cancelli e poi la discesa dei Filippini che scende a Tregnago che ti presenta il conto inaspettato. Nell'uscita dall'ultimo sentiero ripido hanno tagliato la legna, terreno secco, e segatura nascondono un piccolo tronchetto di una pianta tagliata, arrivare con la bici di traveso e toccare sto tronchetto equivale ad un'uscita dal bosco a pelle di leopardo senza conseguenza per pilota e bici. Me gira un poco i maroni però perché se te tagli la legna, tagliala ben anca per st'ano che vien!. Risalgo dal Pisa, molto sconnesso, e scendo le Albicicche giusto in tempo per cominciare a prendere le prime gocce di temporale a Mezzane. Il vento amico mi accompagna sulla via del ritorno con la pioggia che si fa sempre più grossa, ma con sto caldo 4 gocce fanno anche piacere!