Un titolo molto ambito in Lessinia è quello del “GRAN BACAN”, che non è assolutamente offensivo ma viene dato a chi in qualche modo valorizza il così vario territorio della Lessinia. Oggi questo titolo va di merito a Paolo Orlandi che ci fa pedalare posti meraviglio e inediti per tutti di questo meraviglioso comprensorio. Avere nelle proprie frecce un personaggio così fa diventare ogni uscita un vero e proprio safari alla scoperta delle nostre montagne.
Dopo una sparata da fuori di testa sulla pissarotta, fatta per guadagnare al più presto le pendici della Lessinia, già a Cerro comincia il dentro e fuori fra sterrati e contradine, guidati dall’Orlandi che si congiunge al gruppo proprio al paesino di Cunego. Si passano dell’ordine gli abitati di Cerro e Corbiolo per raggiungere Bosco tramite lo sterrato sede di una delle prime Lessinie Legend. Sosta ristoro a Bosco dove ci saluta il Miglio che purtroppo dovrà presentarsi al lavoro alle 14,00. E’ da qui che esce tutta l’esperienza di Orlandi che ci fa attraversare posti incantevoli mai pedalati passando da Passo Corona per poi scendere dalle Scandole per risalire via Bocca di Selva a San Giorgio.
Li praticamente il gioco è quasi fatto al punto che ci concediamo un buonissimo terzo tempo a base di panettini, piadine coche e qualche birretta. Il richiamo della bionda è difficile da contenere, ma devo dire che ti taglia di netto le gambe per una bella mezzoretta, anche la piadina, tra l’altro buonissima, non è proprio alimento ideale per chi devo fare ancora una cinquantina di chilometri, però le andata cosi e non me ne pento per niente. Da San Giorgio l’obbiettivo ambito è stato l’E5 in discesa ma causa il tempo stretto metà del gruppo decide per il rietro via Velo. Restiamo in cinque a presentarci al cospetto di questo monumentale sentiero, con lo spregiudicato FIX cosciente che una volta a Selva si dovrà trasferire fino a Quinto.
Come da anticipazioni mi gioco il giro con la rigida per provare l’emozione di una discesa d’altri tempi. Visto la sconnessine del sentiero avevo messo nei piani la foratura, che è avvenuta in maniera soft permettendomi, gonfiando la gomma due volte di completare tutta la discesa. Dura, la discesa che necessità sicuramente dell’aiuto dell’ammortizzatore, almeno nella parte alta, ma riesco comunque a completare in sicurezza il tratto. A Selva doppio cambio gomme, anche per mio fratello che fora al posteriore. Precedentemente una foratura anche per il FIX che opera la sua Sainz con tanti di guanti da chirurgo.
Da Selva percorriamo tutti gli sterrati possibili fino ad Illasi ad andatura veramente sostenuta, con il conte Savoia che mostra una condizione super.Bellissima questa avventura, partito alle 8,00 da casa per ritornarvi alle 16,15 con 98 chilometri percorsi…..Lasciatemelo dire “CHI AMA LA NATURA, LE LASCIA I SUOI FIORI”; ricordiamocelo sempre quando andiamo ospite di questa parte di mondo.Un ringraziamento speciale ad Orlandi, GRAN BACAN DELLA LESSINIA.Se volete vedere tutte le mie foto
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