L'Anonimo

PERI-FOSSE NELLA TESTA E NELLE GAMBE


E’ tappa vera quella affrontata oggi da buona parte del Papataso Fan Club, che vede al via veramente un gran bel gruppo. Siamo in quattro anche della Turnover con il consueto trio, Anonimo-Marcante-Orlandi e con il giovine Francesco, inoltre c’è pure Benito, Alberto, il Walter, Davide e una bella rappresentanza del team Focus, con il Francesco Pedron e molti altri. Tappa vera quella di oggi che vede un inizio semplice fino a Torri da dove si deve scalare il bivio che di fatto ci dirigerà verso la Valdadige.
Inizio facile dicevo…….. si con sta “cippa di m……..ia" visto che l’andatura imposta sul tratto piano non a niente da invidiare all’Eurostar Turnover. Personalmente soffro i chilometri fino al Flower, che viene preso ai trenta orari costanti, qui il Marcante entra sugli scudi e parte in una progressione talmente secca che diversi in gruppo lo scambiano per il Boscaini. Resto impressionato da come sto “MACACO” passa a velocità doppia il gruppo andando a vincere lo scollinamento, poco da far gran bel allungo.
Sullo scollinamento siamo tutti li o almeno penso, visto che non c’è molto tempo per guardarsi indietro, cosi il Francesco Pedron è costretto ad un inseguimento che di fatto durerà tutto il giro. Intanto si comincia a vedere il lago ed io, come Freire insegna, gioco a stare il più coperto possibile visto che non mi sento sto gran “GANASSA”. All’altezza di Garda arriva pure il treno verde della ISD che punta Torbe prima di andare a fare la Peri – Fosse. Quattro “ciacole" con l’amico Marco che si dice preoccupato per la Peri-Fosse, e ha proprio ragione visto che prenderla con più di 100 chilometri sulle gambe, le un bel digestivo.
Intanto siamo a Torri e svoltiamo a destra per il bivio, salita che avviene regolare fino a metà con una velocità costante sui 16 orari, ed è qui che mi rendo conto della metamorfosi, non sento la catena; si non andiamo forte ma sento che il fisico è alla giusta carburazione. Intanto in gruppo si attacca pure un bikers con forka rigida che si prenderà il lusso di scollinare con i primi anche dopo la bagare.
E si perché il finale di salita è tutto in crescendo. Passato il primo bivio allungo deciso sul tratto duro ed esplode la dinamite. Adesso si sale a tutta, per un buon tratto siamo tutti li poi il Savoia allunga portandosi dietro il Bikers, Benito e il Davide. Io resto appena dietro con il Marcante e Walter, ma siamo li a pochi secondi tanto da poter vedere lo scollinamento dei primi.
Al bivio cambio di programma, si decide di passare da Costermano – Caprino e Zuane per andare alla Peri –Fosse, tagliando fuori San Zeno per non far troppo tardi. La salita metabolizza le mie forze, adesso sono proprio in palla e sui tratti prima di Caprino, ci do dentro con il Davide spaccando di fatto il gruppo. Ma si sa oramai le attenzioni sono rivolte al mostro di giornata, la salita dai nove tornanti, anche se personalmente a me preoccupa di più il tratto in Valdadige, che come da copione è sferzato dal vento, ovviamente contrario. Ma sto bene e belli pimpanti arriviamo al chilometro 80 di corsa ad iniziare la salita. Decisamente buono il lavoro di Walter in Valdadige, visto che traina per diversi chilometri il gruppo, e decisamente buona sarà la sua scalata visto che anticipa di pochi secondi il Conte Savoia.
La Peri – Fosse è una salita che devi aver prima nella testa che nelle gambe, perché per oltre quaranta minuti ti mette di fronte lo specchio delle difficoltà del ciclismo, è una salita da solitari, anche se fatta in gruppo, perché li sei tu contro la montagna. E così difatti sarà per me visto che già al secondo tornate mi trovo bello solo a gustarmi la mia immagine di fatica e sofferenza. Ma è bella stavolta la mia scalata, fino al sesto tornate riesco a salire con il 39-23 alzandomi spesso sui pedali ed il giro gamba è decisamente buono. Davanti si stanno giocando la salita, ma io ho in gioco la mia personale battaglia con questo pezzo di mondo.
Al settimo tornante ingrano il 25 per carburare le gambe in vista del tratto duro, dopo il nono tornate. Lo affronto bene, suoi pedali, duro per forza perché è difficile fare agilità con il 39-25 ma passo bene il punto critico, tanto da innestare il 23 appena la pendenza spiana. Piccolo errore, causato anche dal fatto che la davanti vedevo, il Walter e un altro che sembrava Savoia. Comunque dicevo, fatti duecento metri con il 23 mi sono trovato discretamente piantato, tanto da non poter allungare sul finale nel tentativo di migliorare il tempo, che è risultato per me un buon 43’29”, a 19” dal mio record. Decisamente bello scalare la Peri-Fosse con questa temperatura, su una strada che altrimenti si trasforma come una griglia da “barbecu”, se fatta sotto il sole. Una bella Coca al GPM e poi la fiondata nella vallata della Valpantena per un rientro a mani basse sotto il manubrio.Ecco l’ordine d’arrivo sulla Peri –Fosse:
Davide davanti a Benito, Orlandi appena dietro, il Walter appena sopra ai 42’, con dietro il Conte Savoia, poi arrivo io (l’Anonimo), quindi il Marcante a circa 2 minuti da me assieme ad Alberto, che oggi vince il premio della distanza percorrendo sicuri 150 chilometri, visto che veniva da Colognola.
Quattro dadi giusto per capire il ritmo di oggi:KM totali 121Media a Torri: 32 Km/hMedia a Peri: 30,58 Km/hMedia Finale: 28,62 Km/hPer me proprio niente male.N.B.: EVENTUALI RECLAMI SULLA CLASSIFICA DEL GPM VANNO PRESENTATI ENTRO LE PROSSIME 24 ORE, SCRITTI SU UN BIGLIETTO DA 100 €. OVVIAMENTE IL RECLAMO SARA’ SICURAMENTE ACCOLTO.