L'Anonimo

CONQUISTATO L’EST!!


Primo fine settimana all’insegna delle uscite spensierate, con quella di oggi che puntava alla zona dell’est Veronese, con il passaggio sopra, sotto e di fianco alla Pala Eolica, alla ricerca del Bosco delle Meraviglie, tratto di discesa che scende in località Ca dell’Aglio da Sprea.
Ritrovo alle 4 strade che vede una bella dozzina di pedalatori, equamente divisi per quanto concerne la tipologia di ruote, visto che ben 12 sono quelle da 29 pollici.L’uscita di oggi molto particolare richiama gli amici da Villafranca, e una new entry in gruppo, Federico da Badia che arriva al ritrovo seguendo il richiamo del blog del Papataso.
Se l’uscita è spensierata, non si può dire lo stesso del ritmo, che risulta velenoso già sulla prime battute. Il tratto sterrato che costeggia il progno di Tregnago ha sempre quello strano potere di creare adrenalina in gruppo, tanto che il ritmo dell’ascesa sale proporzionalmente con i chilometri percorsi, ed all’altezza di Tregnano dal gruppo evadono un quintetto di attaccanti che provano le prime sgasate.
Sono le prime scaramuccie tanto per sondare i vicini di casa, ed a Badia sulla salita all’Eremo partono i primi veri affondi. Se sul progno riesco a stare con i migliori, sulla salita pago un filo l’intensità della scalata, ma non perderò moltissimo dal gruppo di testa, che all’ingresso dell’inedito tratto sterrato si ricompatta.All’altezza della Trattoria Monte San Piero perdiamo la compagnia del Biondani e del Radu che rientrano a casa, mentre per noi la scalata prosegue per il sentiero che ci porterà a scollinare vicino alla Pala Eolica.
Qui se ne va almeno un buon quarto d’ora per girare e rigirare fra le colline alla ricerca dell’inizio del sentiero del Bosco delle Meraviglie, e quando lo troviamo il desiderio di fiondarci dentro invade il gruppo.Sul finale della discesa, il nuovo entrato Federico si esibisce in un 180° che non ammette repliche, il sottobosco fatto di foglie di castagni nasconde un avallamento del terreno, che Federico trova con la stessa rapidità di un cane da tartufi, capottando su se stesso.  Il tutto per fortuna senza conseguenze visto la bassa velocità a cui è stata fatta la manovra.
La discesa ci riporta in vallata all’altezza di Ca del Diaolo, ed a Badia riprendiamo al contrario la via del progno, che sarà di nuovo la svolta per il ritmo del gruppo. Signori la moto GP si può correre anche a pedali ed oggi ne abbiamo avuto tutti l’esempio; si prende il progno di gran carriera quasi fossimo all’ultimo chilometro di una classica, ed ora uno ora l’altro scattano a ripetizione, tenendo sempre alto il filo della bagarre. Nei chilometri che ci separeranno da li fino alle quattro strade ognuno ha provato almeno una volta a mettere il naso avanti al gruppo, in una sorta di lunghissima volata verso la vittoria.Velocità sempre altissima per le ruote grasse, con punte anche di 55 orari sul tratto asfaltato con il serpentone di biker che si tirava e si accorciava come una fisarmonica sotto i colpi degli innumerevoli allunghi.
Senza ombra di dubbio finale più che azzeccato per un giro del genere, come il giro di aperitivi alle 4 strade che da il rompete le righe al gruppo.Clicca sul gruppo sopra per vedere tutte le foto.