L'Anonimo

RIENTRO IN GRUPPO.


Non poteva essere un rientro migliore in gruppo quello di oggi, anche se distinguere precisamente con quale gruppo sono uscito è abbastanza difficile. Al raduno a ponte catena c'è una po' di casino tante maglie diverse, ma tutti con una direzione comune quella del lago.
E cosi che la prima parte del giro si sviluppa con una decina di Focus, che si unisce al numeroso gruppo ASD, i bianco-verdi, che si lanciano all'inseguimento di uno sparuto gruppo Turnover avanti un centinaio di metri. Pedalano forte i "Turnoveristi", tanto che nonostante la nostra andatura attorno ai 35 orari non riusciamo a chiudere il buco; poco male le nostre fila sono numerose e la compagnia fin sul lago non manca.
Per i Turnover nel gruppo, oltre alla mia presenza, anche quella di Alessio Scapin assieme al padre, vestito Traguardo Volante. Il giro non è il classico Torri-Bivio, ma a priori si decide per il Pigno, a Bardolino, per poi salire anche la Pendola. A me il Pigno fa proprio C____E, ma si sa per la compagnia si è sposato pure il prete.
Il ritmo sostenuto già dalla prime battute, sarà in aumento fino alle sponde del lago, con diverse azioni solitarie che dal Flower in poi innescano una serie di scatti a ripetizione. Anch'io metto il naso fuori dal gruppo per pochi secondi per una sparata a 50 orari, con il gruppo che dopo poche centinai di metri mi rimangia nella sua pancia.
Arriviamo così a Bardolino per la prima salita di giornata che viene presa veramente di petto, dopo il primo chilometro, sul tratto duro riparto in un'altra azione suicida, sapendo benissimo che facendo così non farò altro che accendere la bagare. Gruppo difatti che non tarda a muovere e a scatenare un'altra bella battaglia lungo tutta l'ascesa.
Nella scalata sono rimasto parecchio impressionato della coppia Scapin, padre e figlio, con il quale dividerò tutta la salita. Mi passa il padre e circa metà, aggancio la sua ruota e saliamo decisamente di buon passo, vedo i 177 battiti minuto sul mio cardio, e prima di fine salita riassorbiamo il fuggitivo Papataso e pure il Walter, decisamente una bella sparata.Si passa da Caprino per dirigerci in Valpolicella dove ci accodiamo ad un numeroso gruppo della Lamacar, con dentro un personaggio veramente noto al ciclismo Veronese, il maresciallo Filippo Attolini; che accetta volentieri di unirsi a noi per salire la Pendola.
Momento vip quindi vissuto sulla seconda salita con la presenza del maresciallo volante, che personalmente vedrò solo fino al primo tornate. La mia salita voleva essere un filo più al risparmio, ma la coppia Scapin mi aiuta a tenere alto il ritmo, prima li riprendo, poi mi ristacco e poi li riprendo ancora, per una salita quasi a tutta, chiusa in 13'31".
Nella discesa verso Valgatara una foratura taglia fuori dal gruppo il "padre Scapin", con Alessio costretto pure lui allo stop, mentre il gruppo allungatissimo prosegue a forte velocità verso la città. Prima di Arbizzano si entra in rotta di collisione con il gruppo Strasser, con il quale pedalero' praticamente fino a casa, mentre sul lungadige ci raggiunge anche il gruppo di Remo Rossi ed i suoi fratelli.
Non poteva essere più bello quindi il rientro in gruppo, visto che ho pedalato con diversi gruppi di amici Veronesi, l'entusiasmo mi ha un po' preso la mano facendomi fare due o tre azione "camicazze", dettate più dalla voglia di fare, che da altro, ma oggi ci potevano anche stare dai, l'importante è che ci siamo pure divertiti.
Un saluto a tutti.