PENSIERI E PAROLE

DA TUTTODANTE DI ROBERTO BENIGNI


INFERNO - CANTO VIINel quarto cerchio i due poeti trovano Pluto che esplode in una frase minacciosa ed oscura. E' uno dei canti più duri, aperto da uno degli endecasillabi più famosi, sul quale gli studiosi si sono scervellati per secoli facendo mille ipotesi ma senza venirne a capo. Per me, la frase ha un senso esclusivamente sonoro, musicale: molto banalmente, a Dante serviva la rima in "eppe":"<<Pape Sàtan, pape Satàn aleppe!>>,cominciò Pluto con la voce chioccia;........ma Virgilio ne placa l'ira e possono così proseguire il cammino:".....e quel savio gentil, che tutto seppe,disse per confortarmi: <<Non ti nocciala tua paura; chè, poder ch'elli abbia,non ci torrà lo scender questa roccia>>.Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia,e disse: <<Taci, maladetto lupo!consuma dentro te con la tua rabbia."