PENSIERI E PAROLE

RADIO CLANDESTINA


La storia dell'azione partigiana di via Rasella e dell'eccidio nazista alle cave Ardeatine accadde in due giorni, il 23 e il 24 marzo del 1944. Di questa rappresaglia quasi tutti sanno che i nazisti subito dopo l'attentato partigiano mandarono in giro per Roma centinaia di comunicati con manifesti, sui giornali e alla radio chiedendo ai responsabili di presentarsi spontaneamente ed evitare il massacro di 335 innocenti. Ma visto che i partigiani non si presentarono, risposero a questo silenzio uccidendo 10 italiani per ogni tedesco morto...ma la verità è che questi comunicati, per stessa ammissione dei tedeschi, non furono mai emessi... Kesserling nel processo del novembre‘46 al giudice che chiedeva: "Ma voi avreste potuto dire “Se la popolazione romana non consegnerà entro un dato termine il responsabile dell’attentato io fucilerò 10 romani per ogni tedesco ucciso?” Kesserling rispondeva: "Ora in tempi più tranquilli, dopo tre anni passati, devo dire che l'idea sarebbe stata molto buona.Giudice: "Ma non lo faceste?"Kesserling: "No, non lo feci...". Ragionando...come avrebbero potuto i nazisti cercare i responsabili della bomba in via Rasella se tra l’esplosione di quella bomba e l’eccidio delle fosse Ardeatine non passarono alcuni giorni, ma soltanto poche ore?...La verità è che 335 uomini innocenti furono comunque sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina...