PENSIERI E PAROLE

LA BALLATA DELL'AMORE CIECO (F. DE ANDRE')


Un uomo onesto, un uomo probo, tralalalalla tralallaleru s'innamorò perdutamente d'una che non lo amava niente. Gli disse portami domani, tralalalalla tralallaleru gli disse portami domani il cuore di tua madre per i miei cani. Lui dalla madre andò e l'uccise, tralalalalla tralallaleru dal petto il cuore le strappò e dal suo amore ritornò. Non era il cuore, non era il cuore, tralalalalla tralallaleru non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore. Gli disse amor se mi vuoi bene, tralalalalla tralallaleru gli disse amor se mi vuoi bene, tagliati dei polsi le quattro vene. Le vene ai polsi lui si tagliò, tralalalalla tralallaleru e come il sangue ne sgorgò, correndo come un pazzo da lei tornò. Gli disse lei ridendo forte, tralalalalla tralallaleru gli disse lei ridendo forte, l'ultima tua prova sarà la morte. E mentre il sangue lento usciva, e ormai cambiava il suo colore, la vanità fredda gioiva, un uomo s'era ucciso per il suo amore. Fuori soffiava dolce il vento tralalalalla tralallaleru ma lei fu presa da sgomento, quando lo vide morir contento. Morir contento e innamorato, quando a lei niente era restato, non il suo amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene.La ballata dell'amore cieco è l'incontro tra una vanità e una dedizione assoluta.Quante volte è successo d'innamorarsi di qualcuno che non corrisponde con lo stesso sentimento...Quest'uomo di De Andrè, classificato come "uomo onesto", s'innamora così d'una donna che non lo ama per niente.Questa donna non solo risulta indifferente ma da lui pretende crudelmente una serie di prove d'amore assurde.Disposto a qualunque prova pur di conquistare il suo amore si presta così ad esaudire le folle richieste della donna e dopo averle portato addirittura il cuore della madre per darlo in pasto ai cani si taglia le vene dei polsi abbandonandosi poi contento ed innamorato alla morte.Ed è proprio qui che questa donna s'accorge che anche se si compiace perchè un uomo s'è ucciso per il suo amore a lei non rimane altro che "il sangue secco delle sue vene".Troviamo in questa ferocissima donna i tratti fiammeggianti della "femme fatale", la donna fatale, cioè della donna-idolo, spietata e bellissima, fredda e crudele, assetata di sangue.Ma la donna fatale di De André, a differenza di altre, subisce un processo di umanizzazione ed è costretta all'amarezza della solitudine: "ma lei fu presa da sgomento quando lo vide morir contento. Morir contento e innamorato quando a lei niente era restato: non il suo amore, non il suo bene ma solo il sangue secco delle sue vene". Non c'è nulla da fare: pur in presenza di un così autorevole modello, De André non può non lasciare alla sua donna almeno una umana fragilità.