Un vento caldo quel pomeriggio mi sferzava la pelle ormai seccata dal sole cocente del deserto, Quattro Abrams M1A1 della prima divisione corazzata statunitense in formazione da combattimento, per evitare sorprese da parte degli irakeni, aprivano l'avanguardia della nostra colonna militare che finalmente dopo due giorni di combattimento si era aperta la strada verso la meta finale "Kuwait City", era finita, dopo appena quattro giorni, l'assalto terrestre delle forze della coalizione aveva piegato tutte le resistenze da parte del nemico, Saddam era sconfitto, i reparti della sua Guardia Repubblicana dopo un accanita resistenza ripiegavano su tutto il fronte, purtroppo lasciando alle loro spalle ancora devastazione, ultimo atto di scempio incendiare tutti i pozzi di petrolio kuwetiano lungo lastrada della loro ritirata, oltre alla guerra il disastro ambientale, ogni tanto qualche trasporto truppe della 1 divisione fanteria si staccava dal convoglio per raccogliere e mettere sotto sorveglianza gli sbandati dell' esercito irakeno che rimasti isolati per giorni e provati dalla sete e dalla fame non chiedevano altro che di arrendersi, correva voce che durante i combattimenti si fossero arrese in massa intere divisioni, di tanto in tanto si udiva in lontananza il ronzio degli elicotteri Apache che fornivano il supporto aereo, un esplosione di tanto in tanto rompeva la monotonia del rumore dei motori della colonna in avanzata, ormai mancava poco gia in distanza si vedeva la periferia città con le colonne di fumo provocate dai bombardamenti che si alzavano alte ad oscurare l'orizzonte, in quei momenti di pace relativa io pensavo a casa ai miei amici e alle persone che più amavo crogiolandomi nel pensiero che tra pochi giorni sarei tornato a casa, ancora non immagginavo che nonostante fosse stato dichiarato il "Cessate Il Fuoco" la prova più dura di tutta la guerra ancora mi aspettava.....
Operazione Desert Storm - 26 Febbraio 1991 - Kuwait City - Tempesta Nel Deserto Atto Finale
Un vento caldo quel pomeriggio mi sferzava la pelle ormai seccata dal sole cocente del deserto, Quattro Abrams M1A1 della prima divisione corazzata statunitense in formazione da combattimento, per evitare sorprese da parte degli irakeni, aprivano l'avanguardia della nostra colonna militare che finalmente dopo due giorni di combattimento si era aperta la strada verso la meta finale "Kuwait City", era finita, dopo appena quattro giorni, l'assalto terrestre delle forze della coalizione aveva piegato tutte le resistenze da parte del nemico, Saddam era sconfitto, i reparti della sua Guardia Repubblicana dopo un accanita resistenza ripiegavano su tutto il fronte, purtroppo lasciando alle loro spalle ancora devastazione, ultimo atto di scempio incendiare tutti i pozzi di petrolio kuwetiano lungo lastrada della loro ritirata, oltre alla guerra il disastro ambientale, ogni tanto qualche trasporto truppe della 1 divisione fanteria si staccava dal convoglio per raccogliere e mettere sotto sorveglianza gli sbandati dell' esercito irakeno che rimasti isolati per giorni e provati dalla sete e dalla fame non chiedevano altro che di arrendersi, correva voce che durante i combattimenti si fossero arrese in massa intere divisioni, di tanto in tanto si udiva in lontananza il ronzio degli elicotteri Apache che fornivano il supporto aereo, un esplosione di tanto in tanto rompeva la monotonia del rumore dei motori della colonna in avanzata, ormai mancava poco gia in distanza si vedeva la periferia città con le colonne di fumo provocate dai bombardamenti che si alzavano alte ad oscurare l'orizzonte, in quei momenti di pace relativa io pensavo a casa ai miei amici e alle persone che più amavo crogiolandomi nel pensiero che tra pochi giorni sarei tornato a casa, ancora non immagginavo che nonostante fosse stato dichiarato il "Cessate Il Fuoco" la prova più dura di tutta la guerra ancora mi aspettava.....