APPOSTO SIAMO

Il mare


  
 Anche lontano dal mare,ho un po’ di mare nei miei occhia mandare riflessi azzurri.Solo un profilo, un orizzonteraccolto e vivoche mi chiama e richiamacon la sua chiara presenzadi amico, amante, amato.E con la sua insenatura torbida o limpidadove affondare lo sguardoe tutte le stanchezze.Ogni mattino al risveglio lo bevocome una dolce droga.Divino nel suo colore il futuro del giorno.Mi dondolo al suo lontano movimento,mi immergo nella sua luce,tagliata dalla nebbiain pallide isolette,Ed è più reale e più miodi tutti gli oceaniche non posso contenere.Quando qualcuno dice: “Il mare!”,è il mio pezzo di mareche gli risponde.Quando qualcuno dice:“L’orizzonte è d’argento!”,sono sicura che la sua miniera è il mio mare.Incorniciato dai miei alberiche l’autunno fa rossi ogni giorno di più con maggior furore,mi si apre dolcementee mi parla di casa, di scienza,di felicità, d’amore,di spiagge remote,di bambini che ridono,di città ferocie di profondità di pescicome ideali,sorpresi e bucolici.Quando una barca lo divide in due,mi lancia il luccichio dolente della sua spumadistante.E quando la tempesta lo rabbuia e lo irrita,mi abbaglia con la sua terribile forzadi ondate irose.Cambia volto e coloresecondo l’avanzare del giorno.All’alba è nebbioso e lontano,come se il sogno avvolgesse anch’esso.La mattina sorge, azzurro e glorioso,tromba gioiosache sale fino alla spiaggia e deborda.A mezzogiorno è di cobalto e profondissimo,poi gli cade sopra il cielo.Il pomeriggio si diluisce,brillante e caliginoso,come se dall’altra parte lo aspettasseun appuntamento amoroso.E la notte, resta solo il suo cupo rimbombo,sincronizzando il sogno e il vuoto.Ho sempre voluto tenere un mare in me.Da bambina, questo maresarebbe stato il regalo perfetto.Tante volte l’ho sognato mio, sotto il letto,avvolto in riflessi bagnati,pieno di grazia e di schiuma salmastra,tutto per me!La vita mi ha aiutato a costruirlo.Basta che chiuda gli occhi,e mi sta aspettando lì,Liquido, dolce, vago,come un sogno infantileche all’improvvisomi salta tra le mani. Il mare dentro (di JULIETA DOBLES)