APPOSTO SIAMO

***LA PRIMAVERA***


Quando il cielo ritorna sereno come l'occhio di una bambina, la primavera si sveglia. E cammina per le mormoranti foreste, sfiorando appena con la sua veste color del sole i bei tappeti di borraccina. Ogni filo d'erba reca un diadema, ogni stilla trema. Qualche gemma sboccia un po' timorosa e porge la boccuccia color di rosa per bere una goccia di rugiada... Nei casolari solitari i vecchi si fanno sulla soglia e guardano la terra che germoglia. La capinera prova una canzonetta ricamata di trilli e poi cinguetta come una scolaretta. I grilli bisbigliano maliziose parole alle margherite vestite di bianco. Spuntano le viole … A notte le raganelle cantano la serenata per le piccole stelle. I balconi si schiudono perché la notte è mite, e qualcuno si oblia ad ascoltare quello che voi dite alle piccole stelle o raganelle malate di malinconia. (Ugo Betti)