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LA SQUADRA DEI CATTIVONI


Il mensile francese So Foot ha voluto riunire in un'improbabile formazione gli undici calciatori più scorretti e antisportivi del pianeta. Un team necessario, secondo il giornale transalpino, soprattutto dopo la finale Mondiale di Berlino che ha rilanciato il dibattito sulla violenza con "toni moralizzanti e drammaticamente ottusi". Tra di loro gli italiani Marco Materazzi e Paolo Di Canio, ma anche Wayne Rooney. I regolamenti sempre più severi, applicati con meticolosità da arbitri dal cartellino facile, li rendono ormai una razza in via di estinzione. Sono la banda di “salopards” (mascalzoni-farabutti), che il mensile francese So Foot riunisce in una squadra di magnifici undici, improbabili “animali” da proteggere. Due gli italiani. In attacco, Paolo Di Canio, titolare per la sua reputazione impresentabile di “bruto fascista”, rappresentante della “duce vita”. In difesa, Marco Materazzi, “l’immenso”. L’antieroe per antonomasia che dopo aver subito, per una volta, un fallo di reazione violento, su scala planetaria, da parte di un eroe buono come Zidane, è stato punito dalla Fifa. Il “diavolo” che guadagna punti anche quando dichiara di aspettarsi le scuse dal francese. So Foot gli dedica così un alfabeto, un Materazzi dalla A alla Zeta, per scoprire aneddoti, difetti (tanti), pregi (pochi) del cattivo più simpatico del calcio europeo. E gli altri? Davanti “John” Wayne Rooney, furia del Manchester United, abbonato alle sospensioni da tre match. Il numero 10 va a Marc Van Bommel (Bayern Monaco), adepto al fallo a quaranta metri dalla porta. Poi, tre centrocampisti difensivi: la coppia danese Gravesen-Tofting, e Cyril Rool (Nizza), recordman francese in materia di cartellini (127 gialli e 19 rossi). In difesa, l’argentino Heinze, “angelo sterminatore del Manchester Utd” a fianco di Matrix. Sulle fasce, Ben Thatcher “il terrore” del Manchester City a sinistra, e Khalid Boulahrouz, “il cannibale” del Chelsea, a destra. In porta, Olivier Kahn, “l’anticristo” per i francesi, dopo il fallo assassino su Battiston in seminale dei mondiali dell’82.