Secondo me, quello dell’architetto è il mestiere di costruire case, edifici o spazi urbani che devono essere abitati, vissuti ed usufruiti in modo confortevole e da cui si deve trarre beneficio e benessere.In alcuni casi l’opera architettonica si può trasformare in arte. Questo dipende dalla sensibilità dell’architetto. Non per forza una buona architettura deve essere un’opera d’arte, così come un manufatto considerato dai critici un’opera d’arte non necessariamente sarà una buona architettura.Adolf Loos diceva: "L'uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia l'arte."In architettura ci sono spesso dei periodi in cui si creano movimenti. Essi esprimono dei principi che influenzano gli architetti che vi aderiscono. Ci sono poi degli architetti che cantano fuori dal coro ed elaborano dei linguaggi unici che appartengono solo a quell’architetto. Esempi famosi sono: Biagio Rossetti (per l’urbanistica),Antoni Gaudì, Frank Lloyd Wright (anche se ha dato vita all’architettura organica), Frank Ghery, Luis Barragán e altri.A quest'ultimo é dedicato questo post.Luis Barragán esprime nelle sue opere forme architettoniche che introducono in atmosfere astratte e surreali, creando un ambiente silenzioso e intimistico. Il suo linguaggio rielabora e mette insieme elementi della tradizione popolare messicana, da cui trae anche l’uso dei colori accesi, con la tradizione mediterranea ed elementi arabi. Crea una propria architettura moderna che si inserisce nel contesto locale, ma che, secondo me, potrebbe essere tranquillamente esportata in qualsiasi luogo mediterraneo e non solo.Nel 1976 le sue opere furono esposte al Museum Of Modern Arts [M.O.M.A.] di New York in una mostra dal titolo: "The Architecture of Luis Barragan" nella quale l'architetto Jalischiano si presentò in modo enigmatico e misterioso. Fu proprio quella mostra ad assicurargli il Pritzker Price (massimo riconoscimento per l'architettura a livello mondiale) nell'edizione del 1980 ad ormai 78 anni.
Luis Barragan
Secondo me, quello dell’architetto è il mestiere di costruire case, edifici o spazi urbani che devono essere abitati, vissuti ed usufruiti in modo confortevole e da cui si deve trarre beneficio e benessere.In alcuni casi l’opera architettonica si può trasformare in arte. Questo dipende dalla sensibilità dell’architetto. Non per forza una buona architettura deve essere un’opera d’arte, così come un manufatto considerato dai critici un’opera d’arte non necessariamente sarà una buona architettura.Adolf Loos diceva: "L'uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia l'arte."In architettura ci sono spesso dei periodi in cui si creano movimenti. Essi esprimono dei principi che influenzano gli architetti che vi aderiscono. Ci sono poi degli architetti che cantano fuori dal coro ed elaborano dei linguaggi unici che appartengono solo a quell’architetto. Esempi famosi sono: Biagio Rossetti (per l’urbanistica),Antoni Gaudì, Frank Lloyd Wright (anche se ha dato vita all’architettura organica), Frank Ghery, Luis Barragán e altri.A quest'ultimo é dedicato questo post.Luis Barragán esprime nelle sue opere forme architettoniche che introducono in atmosfere astratte e surreali, creando un ambiente silenzioso e intimistico. Il suo linguaggio rielabora e mette insieme elementi della tradizione popolare messicana, da cui trae anche l’uso dei colori accesi, con la tradizione mediterranea ed elementi arabi. Crea una propria architettura moderna che si inserisce nel contesto locale, ma che, secondo me, potrebbe essere tranquillamente esportata in qualsiasi luogo mediterraneo e non solo.Nel 1976 le sue opere furono esposte al Museum Of Modern Arts [M.O.M.A.] di New York in una mostra dal titolo: "The Architecture of Luis Barragan" nella quale l'architetto Jalischiano si presentò in modo enigmatico e misterioso. Fu proprio quella mostra ad assicurargli il Pritzker Price (massimo riconoscimento per l'architettura a livello mondiale) nell'edizione del 1980 ad ormai 78 anni.