LA MIA IDEA

Post N° 2


     La riapertura  delle case di tolleranza in Italia  Inizialmente, nel Medioevo, nessuno si preoccupava dell'esistenza di questi ambienti: in Italia, solo nel XIV Secolo i governanti e le autorità religiose imposero una licenza per gestire le case di tolleranza.Nell'agosto del 1948 la senatrice socialista Lina Merlin presentò un primo disegno di legge per l'abolizione delle case chiuse in Italia.
Il progetto fu approvato dal Senato, ma la fine della legislatura impedì al decreto di trasformarsi in legge. Il decreto fu ripresentato l'anno successivo, ma subì un travagliato iter parlamentare; durante l'acceso dibattito in parlamento gli oppositori tentarono di ostacolare l'abolizione delle case di tolleranza adducendo pericoli igienici in caso di chiusura dei bordelli. E ora di chiedersi se non sia giunto il momento di ripensarci..basta guardarsi attorno,in ogni citta',sotto casa,nelle vie adiacenti..per scoprire come sia difficile a volte tollerare attenzioni e contrattazioni da parte di persone di varia estrazione,cimentarsi in trattative e incontri ai bordi di strade alla portata di tutti.Forse non sarebbe male ripensare alla riapertura di case ospitanti,anche perche' sono sicuro che queste garantirebbero,perima di ogni cosa,un igiene controllata...poi e non secondariamente importante,si toglierebbero dalla strada queste ragazze,che a volte per necessita,volontariamente o costrette,sono comunque in balia,di un ambiente a volte ostile...