ILBRUKO ASSOCIAZIONE

E CI SONO POI, CERTE ATTIVITA', CHE TI SEGNANO NEL PROFONDO...


Cari amici, come di consueto, eccomi all'appuntamento con i riassunti delle nostre "scorribande" in Pediatria. Questa volta, duplice! Si, infatti domenica 30 Giugno siamo stati la mattina al "San Gerardo" di Monza ed il pomeriggio all'Ospedale "Sacco" a Milano.Ma andiamo per gradi e iniziamo a parlare, intanto, delle nostre attività della mattina.Siamo arrivati all'ingresso dell'Ospedale, dove ci attendeva una nostra Volontaria e subito ci siamo attrezzati con i giocattoli, in trepidante attesa di cominciare.....Una volta saliti in Reparto, le foto di rito e subito ad annunciarci allo staff medico-infermieristico e poi a cambiarci per iniziare quanto prima le nostre attività. Stavolta non abbiamo trovato nemmeno un carrellino libero e abbiamo fatto il giro delle varie stanze come dei forzuti Hulk carichi di giocattoli.Nelle prime stanze, tanti bambini piccoli o in isolamento, ognuno con il suo bollino rosso contro cui combattere, ma per tutti indistintamente c'è stato un nostro sorriso, un nostro "ciao ciao, bacino e pernacchietta", un palloncino colorato ed un giocattolo!!!...tanto che alcune mamme avrebbero voluto che non andassimo più via (per loro soprattutto, è precluso ogni contatto con gli altri bambini, oltre che col mondo esterno). In alcune stanze c'erano dei ragazzi e delle ragazze più grandi, a cui abbiamo comunque portato un pò di ilarità con i nostri trucchi di magia ed un puzzle/gioco di società a tenergli compagnia. In alcune stanze, invece, ci siamo soffermati più del solito. Si, in due stanze la nostra presenza era più necessaria che in altre. Ma non vi parlerò dello specifico caso, del perchè erano lì e/o cosa li aspetta come percorso di vita; perchè oltre alla privacy, c'è tutta la mia anima in quelle stanze e non saprei proprio come raccontare a parole le emozioni che mi hanno assalito. Me, come i volontari che erano lì con me quel giorno. Di una cosa, però, sono certa: che eravamo entrati per dare un sorriso e dei momenti di distrazione/svago a chi avremmo trovato in camera e ne siamo usciti arricchiti nel cuore e nell'anima. Loris ci ha insegnato che nella vita bisogna sempre lottare, anche quando tutto sembra impossibile, anche quando tutti non lo credono possibile, che l'amore di una famiglia ti può tenere in vita e che il "gladiatore" che è in noi può davvero fare miracoli... Fabio ci ha insegnato che la vita e la dignità umana andrebbero sempre rispettati, che anche in punto di morte si ha diritto di avere (se gli Organi competenti fanno il loro lavoro) quel responso tanto atteso che può cambiare il destino di un'intera famiglia...Ma, soprattutto, ci hanno mostrato a piene lacrime l'amore di un genitore che si batte contro tutto e tutti (anche contro il destino), per ridare speranza al proprio figlio e ai propri cari.Tanto di cappello a tutti i genitori che abbiamo conosciuto in tutti questi anni di attività. A loro il nostro sentito GRAZIE, per non aver mollato mai e per aver fatto conoscere anche a noi, semplici Volontari, che cos'è la vita vera. Non smetterò mai di fare il Dott. Clown in Ospedale proprio per loro, perchè mi fanno sentire che il tempo che gli dedico è caro quanto l'oro, che sono davvero qui per una missione da compiere. E seppure non ho il dono dell'ubiquità e non posso essere tutti i giorni in tutti gli Ospedali del Mondo, che non posso salvare tutti... eppure, ogni volta che ricevo un sorriso, un gesto di riconoscenza/affetto, mi rendo conto che la mia vita ha un senso.Continuerò per quei sorrisi, per quei grazie, che mi hanno cambiato la vita!-----Per quanto riguarda il pomeriggio all'Ospedale "Sacco", per fortuna c'erano solo 2 bambini in isolamento (a cui, comunque, non abbiamo fatto mancare le nostre attenzioni, palloncini e regali) ed altri 2 che a breve sarebbero stati dimessi  ^__^P.S. altre due ragazze si sono unite a noi e fanno ora parte del nostro Gruppo!!!Alessandra