ARTE INTEGRALE

NON CONCLUDE


Nessun nome, nessun ricordo oggi del nome di ieri...del nome d'oggi, domani.Se il Nome è "la cosa", se un nome è in noi il concetto d'ogni cosa posta fuori di noi, e senza nome non si ha il concetto e la cosa resta come cieca, non distinta e non definita... ebbene, quello che portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria, sulla fronte di quell'immagine con cui gli apparvi; e la lasci in pace...e non ne parli più.Epigrafe funeraria, non è altro che questo, un nome.Conviene ai morti, a chi ha concluso.Io sono vivo, e non concludo...la Vita non conclude... e non sa di nomi, la Vita....Quest'albero, respiro tremulo di foglie nuove,... sono quest'albero!...albero, nuvola... domani libro, o vento... il libro che leggo, il vento che bevo,...tutto fuori, vagabondo...Qui l'aria è nuova e tutto, attimo per attimo, è com'è... che s'avviva per apparire!Volgo subito lo sguardo per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza, e morire; soltanto cosi' ormai posso vivere...rinascere attimo per attimo, impedire che il pensiero si rimetta in me di nuovo a lavorare e dentro mi rifaccia il vuoto delle vane costruzioni.La città è lontana... me ne giunge a volte nella calma del tramonto il suono delle campane; ma ora quelle campane le odo non più dentro di me, ma per sè sonare, che quasi ne fremono di gioia nelle loro cavità ronzanti, in un bel cielo azzurro, pieno di sole caldo, tra lo stridio delle rondini... o nel vento nuvoloso... pesanti, e così alte sui loro campanili aerei.Pensare alla morte, pregare, c'è ancora chi ha questo bisogno... e se ne fanno voce le campane.  Ma io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo io... e rinasco nuovo e senza ricordi, vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori.                                                                                                                                                     da    "1, nessuno e 100.000"   L.Pirandello