Creato da artigiano82 il 20/07/2008

ARTIGIANO82

IMMENSO

 

 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 04 Agosto 2008 da artigiano82

CESARE PAVESE
Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento.
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate.

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 03 Agosto 2008 da artigiano82

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)
 

 
 
 

Post n°8 pubblicato il 02 Agosto 2008 da artigiano82

Avere un pensiero unico,

assiduo, di tutte le ore, di tutti gli attimi;...

 non concepire altra felicità che quella, sovrumana,

irraggiata dalla sola tua presenza su l'esser mio;...

vivere tutto il giorno nell'aspettazione inquieta,

furiosa, terribile, del momento in cui ti rivedrò.

 
 
 

UNGARETTI : FRATELLI

Post n°7 pubblicato il 31 Luglio 2008 da artigiano82

Di che reggimento siete
fratelli?
 
Parola tremante
nella notte
 
Foglia appena nata
 
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
 
Fratelli

 
 
 

PASCOLI

Post n°6 pubblicato il 28 Luglio 2008 da artigiano82

  • Primo canto

  •  

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  • Quando apparisce l'oro nel grano
    col verdolino nuovo dei tralci,
    e già nell'ore d'ozio il villano
    sopra una pietra batte le falci;
    dall'aie, dalle prode, dal fimo 
    che vaporando sente la state,
    voi con la gioia del canto primo,
    primi galletti, tutti cantate:
    Vita da re. . .!
    A tutte l'ore gettate all'aria, 
    chi di tra i solchi, chi di sui rami,
    la vostra voce stridula e varia,
    chi, che ripeta, chi, che richiami.
    Chi fioco i versi muta e rimuta,
    chi strilla quasi lo correggesse: 
    e l'uno dopo l'altro saluta
    la casa, il sole, l'ombra, la mèsse:
    Vita da re . . .!
    Galletti arguti, gloria dell'aia
    che da due mesi v'ospita e pasce, 
    ora la vostra vecchia massaia,
    quando vi sente, pensa alle grasce:
    quando vi sente, pensa ai padroni
    il contadino vostro che miete,
    e mentre lega manne e covoni, 
    galletti arguti, con voi ripete:
    Vita da re. . .!
    Quando, odorati sempre di lolla,
    lasciate i campi dove nasceste,
    perchè, se un'aspra mano vi sgrolla, 
    voi vi beccate tra voi le creste ?
    Lunga è la strada, grave la state,
    vi stringe il duro cappio di tozzo:
    voi l'uno all'altro rimproverate
    quel vostro canto chiuso nel gozzo: 
    Vita da re. . .!
    Poi nel paese, tra quattro mura,
    sotto il barlume forse d'un moggio,
    nella cucina tacita e scura
    voi ricordate l'aia ed il poggio; 
    e mentre tutti dormono, e scialba
    geme la luce dalle finestre,
    come un lamento lungo su l'alba
    suona l'antico grido silvestre:
    Vita da re. . .!

  •  
     
     
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    SONETTO 116 SHAKESPEARE

     

    NON CE ALL UNIONE DI ANIMI COSTANTI  
    PONGA IO IMPEDIMANTI : NON è AMOR VERO
    QUEL CHE AI MUTAMENTI MUTA I MANTI
    O S'IMMISERISCE SE L'ALTRO è MISERO
    OH NO , ESSO è UN FARO PER SEMPRE FISSO
    SULLE TEMPESTA MA MAI NE è TURBATO
    STELLA POLARE è PER CHI è NELL ABISSO
    E IL SUO VALORE è IGNOTO ANCHE SE STIMATO
    L'AMORE NON è DEL TEMPO IL BUFFONE
    A DISPETTO DELLA SUA LETALE FALCE
    L'AMORE HAI SUOI BREVI MOMENTI S'OPPONE
    RESISTENDO FIN AL GIUDIZIO RESISTENDO IN CALCE
    SE QUESTO FOSSE ERRORE E SIA PROVATO
    NON HO IO MAI SCRITTO E NESSUNO HA MAI AMATO


     

     

    E’ spreco di spirito in triste scempio

    a lussuria in atto e fintanto che lo è

    di spergiuro, assassinio, sangue è esempio,

    selvaggia, infida, brutale ed empia essa è;

    appena goduta, subito odiata;

    rincorsa senza senso, ma raggiunta

    odiata senza senso, esca ingoiata

    per rendere la ragione defunta;

    folle sia a cacciare che a possedere;

    avendo, avendo avuto e volendo avere,

    gioia alla prova, ma provata penosa,

    prima una festa, poi sognata cosa.

    Tutto ciò il mondo lo sa, ma nessuno sa

    evitar la via che fra Cielo e Inferno sta.

     

     

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