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Sono vegana


Senatrici PD: Menù vegani e vegetariani in scuole e ristorantilunedì 15 luglio 2013
  
  
Dopo la raffica di progetti di legge da parte dell'ex ministro Brambilla che in lungo e in largo sondano la possibilità di introdurre ulteriori protezioni in favore degli animali (e degli animalisti), anche il Pd non resta a guardare. Le senatrici Monica Cirinnà, Silvana Amati e Manuela Granaiola  hanno addirittura pensato ad un disegno di legge che mira ad obbligare tutte le mense, i bari e i ristoranti a servire piatti vegani e vegetariani. Una cosa mai vista prima, insomma.  Le “Norme per la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana” , che ci auguriamo restino ad ingiallire in qualche cassetto del Senato, sono un'ulteriore prova dello spirito antidemocratico che aleggia nelle file degli esponenti animalisti, politici e non. Se da una parte, in un paese libero la scelta di vita di vegani e vegetariani, può e deve essere tutelata come una qualsiasi altra, d'altra parte pensare di imporla ai ristoratori è qualcosa di delirante. Le norme imporrebbero infatti tutti i gestori di servizi pubblici di ristorazione a offrire e pubblicizzare almeno un menù vegetariano e uno vegano, assicurando un prodotto che “abbia un rapporto bilanciato – si legge nella proposta di legge -, così come indicato dalla scienza ufficiale in materia di nutrizione e considerando i progressi scientifici”. La legge in questo modo cerca di entrare di prepotenza anche nelle mense delle scuole,  prevedendo l’insegnamento di cucina vegana e vegetariana negli istituti alberghieri. Inoltre prevedendo che gli studenti di questi istituti possano "nell’esercizio del diritto alle libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione universale dei diritti umani" in quanto animalisti, vegani o vegetariani "dichiarare la propria obiezione di coscienza a seguire le lezioni didattiche pratiche riguardanti alimenti di origine animale".