A.S.D. POMIGLIANO SC

Post N° 243


E' arrivato alle 2 del pomeriggio su una macchina guidata dallo zio. Era adagiato sopra un materasso sottile, avvolto in un telo di plastica e stracci ricoperti di sangue che tamponavano le ferite. Quadratullah, 6 anni, viene trasferito su una barella dagli infermieri del Pronto soccorso. Non parla e guarda tutte quelle persone che si stanno muovendo freneticamente attorno a lui con occhi spaventati, pieni di lacrime che non riescono a scendere. Rimuoviamo gli stracci dalle ferite: è un’immagine devastante quella che ci si presenta: la gamba sinistra finisce sotto al ginocchio con due spuntoni d’osso che escono dalla carne viva, quella destra c’è ancora, lacerata dalle ferite. La mano sinistra è devastata la destra è ferita; la schiena e la zona pelvica riportano ferite profonde da scheggia. Dovremmo essere abituati a queste scene, ma l’orrore è inaccettabile. Le condizioni di Quadratullah vengono stabilizzate e il bambino viene subito inviato in sala operatoria. Con lui è arrivato anche il padre, Ajimir Aziz, ferito ad un braccio. Quando gli chiediamo che cosa è successo, estrae dalla tasca due albicocche scoppiando a piangere. Questa mattina era andato insieme a Quadratullah a raccogliere le albicocche in un piccolo frutteto vicino alla loro casa, in un villaggio che dista un paio d’ore di macchina da Kabul. Quadratullah era contento perché il padre gli stava dedicando la giornata: era il loro gioco, il loro momento per stare insieme. Poi il bambino ha visto delle albicocche mature a terra e si è allontanato per raccoglierle pensando di portarle alla madre e ai fratelli. Si è chinato a raccogliere i frutti, poi uno scoppio. È stato un attimo, come sempre. Ajimir allunga le due albicocche verso di me che lo guardo interdetta. Gli infermieri mi dicono di prenderle, me le sta donando. Le prendo in mano, le guardo, le metto in tasca. Due albicocche e la vita a metà di Quadratullah. da Kabul, Ospedale di Emergency, Marina Emergency torna in campo per dare una speranza ai più piccoli: parte oggi la campagna "la nostra idea di pace" per costruire un centro pediatrico a Nyala, la capitale del Sud Darfur. Da oggi al 22 ottobre chi è utente di Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia potrà sostenere il progetto dell'associazione umanitaria italiana mandando un sms al numero 48587 del valore di un euro oppure chiamare lo stesso numero dalla rete fissa Telecom Italia per il valore di due euro, e il ricavato sarà devoluto interamente a Emergency. Lascia anche tu un piccolo segno nel futuro dei più piccoli. I fatti d'acqua.