MA NON SARA' TROPPO

LA CASA SUL LAGO DEL TEMPO


Ve lo ricordate questo film "la casa sul lago del tempo"?Kate Foster si è trasferita a Chicago dopo aver trovato lavoro e ha lasciato all'interno della cassetta postale della casa sul lago dove viveva un biglietto con il suo indirizzo destinato al prossimo inquilino.I due, in contatto tramite lettere, arriveranno a scoprire che a separarli è una distanza spazio temporale di due anni: Kate vive nel 2006 mentre Alex, date le sue lettere, nel 2004. Dalle loro epistole nascerà l'amore tra i due.Mi sono ritrovata a pensare spesso ai tempi in cui la lettera era l'unico mezzo di comunicazione tra due persone....io stessa in adolescenza ho tenuto diverse amicizieepistolari e per anni.Nella comunicazione c'è qualcosa di magico, sarà per la componente attesache già crea una sorta di eccitazione, poi la gioia di tenere nelle mani lalettera e infine il leggerla tutto d'un fiato e soprattutto il poterla leggerla leggerla e ancora leggerla.Ricordo che sceglievo accuratamente la carta da lettere, curavo la scritturaimbucavo con soddisfazione e via l'attesa aveva inizio.Una volta era più facile e divertente, forse perchè diversi erano i pensieri,oggi mi accorgo che la relazione non supportata da altri elementi e basatasolo sulla comunicazione scritta, rischia di essere penalizzata dallainterpretazione.Mi domando se sono io ad essere divenuta più ingarbugliata o semplicementei miei scritti, l'unica cosa che è certa è che viene a mancare la linearità dellainterpretazione. Un caos insomma e più si cerca di far luce e peggio è,più rileggo quanto mi hanno scritto e più mi incasino..."ma avrò capitobene...e se magari intendeva....ma no forse ......".Eppure c'è sempre un certo fascino nella comunicazione scritta, sadi antico, di vecchi sapori e odori, sa di altri tempi....o forse i vecchisiamo noi e anche un po' rincoglioniti per dirla tutta!!