MA NON SARA' TROPPO

PRIGIONI


Mi soffermo a domandarmi cosa posso dare agli altri,quando dentro di me sento e vedo solo dolore.In questo forse è insita la risposta,posso donare solo dolore, niente di diverso da ciò che sonoe da ciò che posseggo.Sono fragile come un vaso di cristallo,timorosa della vita, mi muovo con l'incertezzadi chi ha paura di cadere,forse perchè sento di non potermelo permettere,non mi rialzerei più.Temotemo il male che posso riceveree non metto neppure in conto il bene,ho troppe ferite ancora apertealtre finirebbero solo con il darmi il colpo di grazia.Un tempo ho forse peccato di troppa sicurezza,una fierezza che mi portava a muovermi in scioltezza.Oggi mi sento come un bambino che compie i suoiprimi passi, privo però della necessaria fiducia.Ciò che ero ieri, non vorrei essere oggi,ma nemmeno questa fragilità mi giovae l'equilibrio è così distante.Ogni qualvolta esco dal mio rifugio,sento opprimente la voglia di farvi ritorno,è tutto troppo complesso, così fuori dalla mia portatarinuncio senza nemmeno mettermi in giocoe così costruisco le mie prigionicon una maestria degna di un architetto.