LA VOCE DELL'ASLONA

PORTARSI AVANTI COL LAVORO


Giovedi' 17 marzo ha avuto luogo l'incontro tra l'Aslona e i sindacati. In quella sede è stata persentata la bozza di accordo sui rapporti amministrazione e sindacati, poi è stato comunicato (mi riferisce chi era presente) che le INDENNITA' DI POSIZIONE restano ferme per almeno un anno. Ve la faccio breve, non è il caso di tirarla lunga: HO DATO LE DIMISSIONI DALLA UILFPL ASL TO 2. Se questa è la politica che il sindacato confederale vuole portare avanti, la mia coscienza, la mia visione di sindacato, non collima con queste scelte. Dirigenti sindacacali (posizionati) che accettano una specie di bozza d'accordo che celebra il funerale dei rapporti sindacali a spese dei lavoratori, non fa per me. Vediamo sommariamente la bozza di accordo: l'Amministrazione "concede" d'informare i sindacati (precisando che è un di più..........) sulle materie di macro organizzazione ( organizzazione uffici e dotazioni organiche). L'interlocuturore non sarà più la Direzione Generale, bensì il Dirigente della struttura interessata (dividi et impera). Per finire la vera e propria chicca: "Sarà data informazione preventiva rispetto all'approvazione di regolamenti riguardanti l'organizzazione del rapporto di lavoro ( es. part-time, criteri per l'attribuzione di coordinamenti/posizioni organizzative, criteri di valutazione delle performance). Sara data, altresì, informazione preventiva sul piano annuale di pronta disponibilità." tutte queste voci vengono finanziate dal fondo del personale e loro "informano" , magari t'informano sulle pronte disponibilità fatte da casa, su chi decidono di nominare coordinatore e a chi dare l'indennità di posizione. Tutto questo a spese delle fasce economiche, i nostri soldi insomma! Devo riconoscere che la controparte è stata grande, è riuscita a mettere la museruola ai sindacati. Si perchè se passa questo accordo qualcuno mi sa dire a cosa servirà ancora il sindacato? Servirà a prendere atto, se poi uno è abile con i Dirigenti riesce a strappare briciole di diritti. Credo che sia i Sindacati che gli RSU non abbiano il diritto di sottoscrivere questo accordo senza aver sentito prima le lavoratrici e i lavoratori con una assemblea o meglio ancora un referendum, ma questa sarebbe fantapolitica che rischierebbe di mandare a casa quelli della confraternita dell'aceto balsamico, e poi sarebbe una cosa che si chiama democrazia, quella che non piace a Renzi che è tanto cattivo. Tanto per la cronaca mi sono iscritto alla FIALS, piccolo (al momento) sindacato, no cacciatori di posizioni, gente normale e che crede ancora in alcuni valori. Ci sentiamo presto.