Creato da aspp_na il 23/09/2009
Sicurezza sul lavoro (D.Lgs.81/08)
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Quali sono le scadenze da rispettare nei controlli e nella manutenzione degli estintori? Un sintetico riassunto della tempistica e della normativa di riferimento.La manutenzione delle attrezzature antincendio è un obbligo a carico del datore di lavoro sancito dal:- D.Lgs.81/08 "Testo Unico in materia di Sicurezza e Salute dei Lavoratori"- D.M. n. 64 del 10 Marzo 1998, art. 4La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle ditte esterne di manutenzione) per la manutenzione degli estintori è la norma UNI 9994:2003, "Apparecchiature per estinzione incendi; estintori d'incendio; manutenzione".Questa norma indica le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione.Sono previste 4 distinte fasi di manutenzione:- Sorveglianza (art. 5.1 norma UNI 9994:2003)- Controllo (art. 5.2. norma UNI 9994:2003)- Revisione (art. 5.3. norma UNI 9994:2003)- Collaudo (art. 5.4. norma UNI 9994:2003)1) SorveglianzaConsiste nella esecuzione, da parte di personale interno all'azienda e con frequenza non definita dalla norma (si consiglia frequenza mensile), dei seguenti accertamenti:- l'estintore sia presente e segnalato con apposito cartello- l'estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l'accesso allo stesso sia libero da ostacoli- l'estintore non sia manomesso- i contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili- l'indicatore di pressione (se presente) indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo verde- l'estintore non presenti anomalie (ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni, ecc.)- l'estintore sia esente da danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; se carrellato abbia le ruote funzionanti- il cartellino di manutenzione sia presente sull'apparecchio e correttamente compilatoTutte le eventuali anomalie riscontrate devono essere subito eliminate.2) ControlloConsiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto e con frequenza semestrale, di una verifica dell'efficienza dell'estintore tramite una serie di accertamenti tecnici specifici a seconda del tipo di estintore (che omettiamo in quanto sotto la responsabilità della ditta di manutenzione).3) RevisioneConsiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l'estintore. Tra questi interventi (tutti elencati all'art. 5.3 della UNI 9994:2003), è inclusa la ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente presente nell'estintore (polvere, CO2, schiuma, ecc.).La frequenza della revisione e, quindi, della ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente è:- estintori a polvere: 36 mesi (3 anni)- estintori a CO2: 60 mesi (5 anni)- estintori a schiuma: 18 mesiOvviamente la frequenza parte dalla data di prima carica dell'estintore.4) CollaudoConsiste in una misura di prevenzione atta a verificare, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, la stabilità dell'involucro tramite prova idraulica.La periodicità del collaudo è:- estintori a CO2: frequenza stabilita dalla legislazione vigente in materia di gas compressi e liquefatti, attualmente 10 anni;- altri estintori non conformi alla Direttiva 97/23/CE (cioè non marcati CE): 6 anni- altri estintori conformi alla Direttiva 97/23/CE (cioè marcati CE): 12 anniLa data di collaudo e la pressione di prova devono essere riportate sull'estintore in modo ben leggibile, indelebile e duraturo.Fonte: internet
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Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha diramato le sue raccomandazioni per ridurre il rischio espositivo al virus A(H1N1) nei luoghi di lavoro aggiornate al 11 settembre 2009. In particolare il Ministero raccomanda ai datori di lavoro e ai dirigenti alcuni comportamenti e alcune norme da osservare sui luoghi di lavoro: - fare in modo che i lavoratori che presentino sintomi influenzali lascino prontamente il luogo di lavoro e vi siano riammessi dopo 24 ore dalla cessazione dei sintomi; - fornire ai lavoratori informazioni corrette sulla nuova sindrome influenzale, facendo riferimento alle fonti ufficiali di informazione. In particolare la nota suggerisce di illustrare attraverso poster da affiggere in azienda le pratiche corrette per il lavaggio delle mani e i comportamenti igienici da osservare, facilmente rinvenibili sul sito del Ministero della Salute; - garantire la disponibilità di lavabi e detergenti liquidi a base di alcol (minimo 60%) e anche di fazzolettini di carta e salviette monouso per tenere sempre pulita la postazione di lavoro; - garantire la disponibilità di salviettine monouso umidificate nelle aree comuni, quali ad esempio sale di attesa, bar e mense aziendali. La nota ministeriale indica inoltre ai datori di lavoro il comportamento da tenere in caso di diffusione del virus influenzale, al fine di ridurre l'impatto sulle attività e sui dipendenti: - provvedere all'aggiornamento del documento di valutazione dei rischi in relazione al rischio espositivo ad agenti biologici in collaborazione col medico competente, prevedendo un protocollo per la gestione dei dipendenti che manifestino sintomi influenzali; - individuare col medico competente i dipendenti essenziali al ciclo produttivo da sottoporre a vaccinazione, al fine di garantire servizi pubblici o attività socialmente utili; - se possibile garantire la possibilità di fruire di assenze per prendersi cura di eventuali familiari malati. Collegamento al documento:http://www.ministerosalute.it/dettaglio/principaleFocusNuovo.jsp?id=13&area=influenzaA&colore=2Fonte: Internet
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Sei europei su dieci prevedono che la recessione economica mondiale comporterà un deterioramento delle condizioni di lavoro, in particolare per quanto riguarda salute e sicurezza, e circa il 75% delle persone degli Stati membri ritiene che i problemi di salute siano riconducibili almeno in una certa misura al lavoro. È quanto emerge dal sondaggio dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA).
Dall’indagine, realizzata su un campione rappresentativo di 1000 persone per ogni stato membro, è emersa una preoccupazione molto diffusa tra i cittadini europei riguardo agli effetti negativi che l'attuale crisi economica potrebbe avere sulla SSL, rischiando di vanificare i miglioramenti (circa il 57% degli intervistati sostiene che la sicurezza e la salute sul lavoro siano migliorate negli ultimi cinque anni).
I cittadini dell'Unione europea, che si ritengono bene informati sui rischi nei luoghi di lavoro, hanno anche dichiarato che, in un momento di recessione economica, la sicurezza del posto di lavoro e il livello retributivo sono più importanti di condizioni di lavoro sane e sicure, che sono risultate al terzo posto nel sondaggio prima dell'orario di lavoro.
"La crisi economica globale – sottolineano dall’Agenzia europea, creata dall’Unione europea con lo scopo di contribuire a soddisfare le esigenze informative nel settore della sicurezza e della salute sul posto di lavoro e di cui l’ISPESL è Focal Point per l’Italia - non poteva non inficiare anche la realtà produttiva italiana ed il proprio indotto. In termini di salute e sicurezza sul lavoro, la pubblicazione del recente D.Lgs. 81/08 e delle successive modifiche del D. Lgs. 106/09, hanno, d'altro canto, rafforzato il sistema di prevenzione e creato regole più puntuali al proprio interno, stimolando le aziende ad una maggiore percezione dei rischi in ambiente di lavoro e all'adozione di misure d'intervento come investimento a lungo termine".
Differenza di vedute però si riscontrano tra i due sessi: i partecipanti di sesso maschile considerano la retribuzione (61%) e la sicurezza del posto di lavoro (55%) il fattore più importante quando si sceglie un nuovo lavoro. Per contro, le donne sembrerebbero attribuire maggiore importanza all'orario (26%) rispetto agli uomini (19%).
“In effetti, i rischi per la sicurezza e la salute delle donne sul lavoro- ha dichiarato Jukka Takala, direttore dell'EU-OSHA - tendono ad essere sottovalutati e ignorati. L'incompatibilità dell'orario di lavoro con la vita familiare, la "doppia incombenza" di cui le donne continuano a farsi carico in misura sproporzionata e il fatto che si insista maggiormente sugli infortuni nei luoghi di lavoro che sulla salute professionale sono alcuni dei nuovi problemi che vanno affrontati”.
Per informazioni sui risultati del Sondaggio: http://osha.europa.eu/en/statistics/eu-poll.
N.B. La EU-OSHA dal 19 al 23 ottobre 2009 darà vita alla campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”. La campagna in Italia è coordinata dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), in qualità di Focal Point Italia, in stretta sinergia con il proprio network nazionale tripartito.
Fonte: ISPESL e EU-OSHA
http://media.tecnici.it/file/news/Package_Italy.pdf
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ROMA - Negli ultimi cinque anni in in Italia si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro, con oltre 7.000 morti e quasi 200mila invalidita' permanenti. Per non dimenticare questi numeri l'Anmil (Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra) ha organizzato per oggi la 59/a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti di lavoro. Occorre ''riflettere su quante vittime e quanti infortuni sul lavoro potrebbero essere evitati con una sempre piu' efficace azione di prevenzione e con la rigorosa e puntuale applicazione delle norme e delle misure tecniche ed organizzative gia' ora disponibili''. Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro Franco Bettoni, in occasione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. ''Il fenomeno degli incidenti sul lavoro - prosegue il capo dello Stato - rimane dolorosissimo, inquietante ed inaccettabile per una societa' che voglia dirsi civile. Anche per effetto degli interventi normativi adottati dal Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche e sociali, si e' verificata una riduzione del numero delle morti bianche. E' dunque possibile e necessario agire efficacemente perfezionando le misure volte ad arginare sempre piu' il fenomeno''. ''Il livello di attenzione, di comune sensibilita' sociale e civile al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro va dunque tenuto alto - scrive Napolitano - La battaglia contro gli infortuni e le malattie professionali puo' essere vinta con una sempre piu' solida cultura della sicurezza, con sistematiche campagne di informazione e di sensibilizzazione, con la diffusione di buone pratiche e la valorizzazione degli esempi migliori''. La celebrazione nazionale si svolge a Verona, presso l'Auditorium della Gran Guardia. Tra le presenze annunciate dall'Anmil, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini. Manifestazioni si svolgeranno inoltre in diverse province. ''Anche quest'anno - ricorda l'associazione - oltre 200mila persone in tutta Italia si ritroveranno per ricordare le vittime degli incidenti sul lavoro e per manifestare contro le morti bianche. Le cifre testimoniano la persistente gravita' di questo fenomeno, che resta una delle principali cause di morte, quasi il doppio rispetto agli omicidi: ogni giorno, infatti, sul posto di lavoro si verificano 2.500 incidenti, tre persone perdono la vita e 27 rimangono permanentemente invalide''. Ad oggi, aggiunge, ''sono oltre 800mila gli invalidi del lavoro e quasi 130mila le vedove e gli orfani per i quali e' necessario prevedere una piu' equa tutela rispetto a quella finora garantita a causa di una legge obsoleta ed inadeguata, quale il Testo Unico infortuni che risale al 1965''.FONTE: ANSA
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A seguito della pubblicazione ed entrata in vigore del D.Lgs. 106/09 che modifica il D.Lgs.81/08,si informa che "il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, nonchè di prevenzione incendi e di evacuazione, solo nelle imprese o unità produttive fino a cinque lavoratori". Fonte: Internet - Siti vari
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Inviato da: vuitton0
il 19/06/2010 alle 00:06