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ATTIMI DI VIOLENZA ALLA CONSULTA DI ROMA


Attimi di violenza alla Consulta provinciale degli studenti di Roma Aggrediti tre consiglieri di presidenza da ragazzi dell’estrema sinistra Andrea Moi: “Vergognosa rappresaglia, l’incolumità della plenaria è a rischio” Attimi di tensione e di violenza oggi alla Consulta provinciale degli studenti di Roma. Alcuni consiglieri di presidenza, recanti sugli abiti simboli riconducibili all’estrema sinistra extra parlamentare, hanno malmenato in sede plenaria due ragazzi, anche loro del consiglio di presidenza, nonchè il presidente dell’istituzione studentesca, scappando poi a gambe levate dopo averne ferito uno sulla testa. “Quanto è accaduto è vergognoso. E’ la prima volta in nove anni di consulta provinciale che si verifica un simile episodio - dichiara Andrea Moi, presidente dell’organo di rappresentanza -. Ho cercato sin da subito di instaurare un clima sereno e di dialogo con tutti, ma già ieri qualcosa di strano è accaduto. Uno dei consiglieri ha organizzato una riunione “sospetta” presso la sede dei Ds dell’Esquilino con il preciso intento di preparare un’opposizione forte e netta in sede di assemblea plenaria. Quando l’ho saputo, ovviamente non dagli organizzatori, mi sono recato personalmente a questo incontro per rispondere a domande e sciogliere dubbi, evitando così un sicuro ostruzionismo nel corso della plenaria. Ma probabilmente qualcuno ha un concetto distorto di contestazione ed ha deciso deliberatamente di passare alle mani, di fronte allo sgomento di tutti i ragazzi quindicenni presenti, rimasti coinvolti in questo grave sfogo di rabbia”. “A nulla è servita però la totale collaborazione mostrata fino a questo momento: tre ragazzi, sono andati al pronto soccorso dopo essere stati malmenati ingiustificatamente con calci e percosse - prosegue Moi -. Ho paura, a questo punto per l’incolumità della plenaria: convocare l’assemblea è seriamente rischioso se questo è il clima che si respira. A tal proposito sono fortemente intenzionato a richiedere un supporto di sicurezza delle forze dell’ordine”. “Quanto accaduto oggi ovviamente non passerà in sordina: ci sono delle responsabilità politiche che dovranno essere attribuite – conclude il presidente della Cps -. A coloro che si sono resi protagonisti di questo scempio saranno chieste le dimissioni immediate, mentre gli studenti aggrediti e la Consulta stessa si riserveranno la possibilità di procedere per vie legali”