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OperAZIONE rifiuti - Atto II

Post n°58 pubblicato il 17 Maggio 2009 da Terra_Nostra
 

Nuova azione di sensibilizzazione, come da scopi di statuto dell’associazione Terra Nostra, sull’aumento della TARSU. Un aumento, deliberato il 15 dicembre 2008 dalla Giunta comunale, che prevede una maggiorazione del 30% della tassa oltre le addizionali provinciali ed ex-ECA. L’azione è stata volutamente eseguita davanti il calice rotto di Toyo Ito in quanto quel monumento rappresenta, ad oggi, il più grande rifiuto plastico che la città abbia davanti agli occhi. L’azione, svolta alla luce del sole ed in una piazza gremita, prevedeva la copertura del monumento abbandonato con un enorme sacco per immondizie. I vigili urbani sono intervenuti per bloccare l’azione in quanto pensavano che dovessimo esporre un enorme manifesto. In quel caso si sarebbe trattato di manifestazione non autorizzata ma noi abbiamo spiegato che non era un manifesto bensì un enorme sacco di immondizia per coprire il più grande rifiuto plastico della città. Un’azione che secondo i Vigili non si sarebbe potuta effettuare in quanto sul suolo pubblico. Alla nostra domanda di chi fosse l’opera e chi pagava l’occupazione di suolo pubblico ci è stato risposto di procedere con civiltà. E così è stato fatto. Civilmente il monumento è stato avvolto da un enorme busta nera per rifiuti ed i manifestanti indossavano un sacco per immondizia con la scritta “mi rifiuto” Non critichiamo assolutamente l’apposizione di opere d’arte in città né tanto meno la concezione ed il gusto che sono assolutamente soggettivi. Critichiamo, bensì, l’opera di convincimento dell’amministrazione nei confronti di “benefattori” di tali opere in un momento economico, definito dallo stesso D’Alfonso nel giorno stesso dell’inaugurazione del calice, difficile e tagliente per le amministrazioni locali. Noi aggiungiamo che tale periodo storico-economico è definito dagli economisti il peggiore dopo gli anni trenta sia per le aziende che per le famiglie. Una amministrazione che si definisce attenta a queste problematiche avrebbe potuto convincere i benefattori a finanziare opere utili per il miglioramento della qualità di vita, come ad esempio strumenti per effettuare una seria raccolta differenziata dei rifiuti ed il loro compostaggio. Chi amministra le economie locali e si definisce attento a tali problematiche economiche non può prevedere nei bilanci aumenti di costi che vanno oltre la percentuale programmata di inflazione. Il cittadino sta già sopportando ritenute IRPEF addizionali per la cattiva gestione dell’amministrazione pubblica e un aumento di tassassione, per servizi qualitativamente non migliorativi, non sono assolutamente giustificati. Inoltre porgiamo all’attenzione dei cittadini che tra le addizionali TARSU una percentuale è destinata ad un ente , E.C.A. (ente comunale assistenza), che non esiste più da circa trenta anni. Al fine di porre l’attenzione su quali e come  sono le gestioni dei rifiuti a Pescara e sulle possibili alternative di gestione di essi, che si tradurrebbero in risparmio economico, invitiamo i cittadini e le attività alla conferenza tematica che si terrà giovedì 21 maggio alle 16 presso la sala commissioni del Comune di Pescara.

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