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L'ARBITRO AGGREDITO A BERTESINA VUOLE APPENDERE IL FISCHIETTO


Sette giorni di prognosi per il pugno ricevuto alla tempia. Più il dolore per il calcio ricevuto alle gambe. Dimesso alle 22 di domenica sera dal pronto soccorso del San Bortolo con l´impegnativa per un ulteriore accertamento otorinolaringoiatrico, Manuel è tornato a casa assieme al papà con una ferita ancora più dolorosa dentro: la fine del suo sogno sportivo. Perché Manuel Tognon, 18 anni compiuti da un mese ed un buon pedigree fra Terza e Seconda categoria, di tornare in campo sembra non avere più voglia. Almeno per ora. Troppo forte lo spavento che la memoria rimanda, come un proiettore impazzito, assieme alle immagini della domenica bestiale. Per dimenticare ci vorrà tempo e poco importa che abbia riconosciuto e segnalato i suoi aggressori nella denuncia presentata ai medici. «Giovane o vecchio l´arbitro fa un servizio ed è lì per far rispettare il regolamento. Il ragazzo era più che idoneo, anche per arbitrare una partita così delicata. Quello che è successo è indegno». Paolo Vendramin, responsabile della sezione Aia di Vicenza, attende Manuel nella sede di via Del Grande, sotto i distinti dello stadio “Menti". C´è ancora il referto da compilare e da consegnare al giudice sportivo, ma prima delle decisioni che arriveranno, e che saranno esemplari, c´è un ragazzo da rassicurare. E non solo lui. «È, spero non era, una delle giovani promesse della nostra squadra tanto che stavamo lavorando su di lui in prospettiva futura. Abbiamo un gruppo molto giovane, purtroppo queste cose rischiano di mandare a monte un lavoro certosino e prezioso. E di incidere sui prossimi reclutamenti». Brutto spot, e serve una risposta ferma dalle società. Per questo giovedì, a Mestre, incontrerà il presidente regionale della Figc Fiorenzo Vaccari. Fosse per lui domenica prossima non giocherebbe nessuno ma Vendramin, fedele al ruolo e alla “missione", resta in attesa di disposizioni da Roma. «Il nostro presidente nazionale Marcello Nicchi è già stato informato, del resto c´è un osservatorio nazionale sulla violenza cui vanno segnalati tutti questi tipi di episodi». E dal responsabile berico un appello al presidente del Bertesina. «Manuel ci ha ribadito che sia lui che il genitore intervenuto a soccorrerlo (un agente di polizia) gli hanno detto che tutto è stato filmato da uno spettatore. Vorrei vederle anch´io le immagini. E capire meglio, anche perché sembra che siamo di fronte ad una recidiva». Denuncerà Manuel i suoi aggressori? Qualunque sia la risposta, intanto si fermi la stupidità.(IL GIORNALE DI VICENZA)