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ALLARME SICCITA'?


Il Veneto e' la prima regione in cui si segnalano "preoccupanti segnali di siccita'". A lanciare l'allarme e' l'Anbi (Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni), sottolineando che i primi due mesi dell'anno hanno fatto registrare mediamente solo 20 millimetri di pioggia, meno della meta' rispetto alla media di 46. L'Arpav (Agenzia regionale protezione ambiente Veneto) lamenta, da ottobre a gennaio, un deficit di precipitazioni nevose pari al 40% sopra i 2.200 metri ed al 70% tra i 1.200 e i 1.600 metri di quota. Fenomeno, questo, che si traduce "in una diminuzione sensibile del volume di acqua, presente nei bacini montani, fonte indispensabile di accumulo per garantire anche l'irrigazione nei territori agricoli a valle". "I principali invasi del fiume Piave (lago di Pieve di Cadore, lago del Mis, lago di Santa Croce) - spiega l'Anbi - sono ad un terzo della capacita'; una situazione analoga si registra lungo il fiume Brenta, che va a completare un quadro generale che, dall'inizio dell'anno, segnala indicativamente riserve idriche inferiori del 10% rispetto alla media. Nel lago Centro Cadore e' stata addirittura verificata una moria eccezionale di pesci". Nel vicino Friuli Venezia Giulia, considerato il "catino" d'Italia, non piove significativamente da circa sei mesi, causando un forte abbassamento delle falde acquifere. "Per questo - spiega Massimo Gargano, presidente dell'Anbi - l'Autorita' di bacino alto adriatico promuovera' a breve un incontro, presenti anche le Unioni regionali bonifiche di Veneto e Friuli Venezia Giulia, per aprire un confronto con i gestori delle centrali idroelettriche al fine di prevenire un'eventuale situazione d'emergenza".(AGI)