ATEGODITODEVAGHE

FEBBRE CIPRIOTA


Folle è la notte di Nicosia. Fino alle 4 del mattino non si chiude occhio e non è per un'improvvisata movida cipriota. No, è tutta colpa dei tifosi dell'Apoel Nicosia che si danno appuntamento nel piazzale davanti all'hotel Hilton, dove alloggia il Lione, e cominciano a sparare razzi e petardi. Quattro ore di assalti, con gli uomini della sicurezza dell'albergo impegnati a rincorrere i tifosi che si nascondevano in mezzo alle palme e la polizia che, presente con due pattuglie, cercava di rassicurare i dirigenti e i giocatori del Lione svegliati da un tale baccano. Non e' successo nulla di grave, per fortuna, nessun tifoso e' stato fermato dalla polizia. Alla fine restano gli occhi gonfi dei giocatori del Lione che, incontrati in sala colazione, non riuscivano a spiegarsi il motivo di una simile azione. Perché?, si chiedevano piuttosto sorpresi. Anche questo fa parte di una tattica: non far riposare la squadra avversaria prima di una partita importante è uno stratagemma utilizzato parecchie volte, specialmente in Spagna. Quando il grande Milan di Sacchi sbarcava a Madrid o a Gijon, la prima preoccupazione dei dirigenti era isolare l'albergo. I tifosi spagnoli, a differenza dei ciprioti, avevano una resistenza pazzesca e potevano andare avanti a far baccano fino all'alba. Questa volta, qui a Nicosia, i razzi e i petardi hanno smesso di volare un po' prima. Ma resta la sensazione che la partita, decisiva per il passaggio ai quarti di Champions League, sia cominciata molto prima del fischio d'inizio dell'arbitro Undiano Mallenco. Qui siamo oltre le schermaglie tattiche, gli schemi e i moduli segreti: il Lione questa sera al GSP Stadium dovrà guardarsi da questi tifosi ciprioti che hanno già fatto vedere come si possono superare i confini della passione.(LA GAZZETTA DELLO SPORT)