Il rosario è abusivo e il tendone dove i fedeli si raccolgono per la preghiera dev'essere smantellato. L'ampio gazebo, montato ai primi di maggio in occasione della recita del rosario e della festa di quartiere a S.Tomio, non era autorizzato e ieri la Polizia locale ha provveduto a farlo togliere. Gli incontri per recitare il rosario in vista della festa mariana odierna, tradizione consolidata in molte zone del paese, in via Vergan, Pigafetta, Cristoforo Colombo e Marco Polo, si svolgono da diversi anni tra maggio e giugno e si concludono con un pranzo collettivo al coperto di un tendone. Dal 2005 l'organizzatore è Marco Spreggiaro che anche quest'anno ha seguito la solita procedura per comunicare al Comune l'utilizzo dell'area verde: «Ho consegnato la domanda per usufruire del suolo all'ufficio protocollo del Comune il 12 aprile - spiega - e non avendo ricevuto risposta, il 5 maggio abbiamo installato il tendone». L'occupazione dell'area verde però non risulta autorizzata per motivi di rispetto dell'ambiente e del regolamento, perciò i vigili hanno chiesto di rimuovere il tendone che misura 12 metri per 6. «Ci sembra strano - dicono dal canto loro gli organizzatori, che riuniscono un centinaio di famiglie -: lo facciamo da anni e non abbiamo mai avuto problemi. Il tendone, gli anni scorsi, stava posizionato lì per oltre un mese. Se pioverà, saremo costretti a fare il rosario in garage da qualcuno mentre per quanto riguarda la festa di quartiere non potremo più fare il pranzo al coperto. Il gazebo l'avevamo comprato tutti insieme con una colletta. Ci è costato mille euro». «Purtroppo, essendo area verde - spiega la comandante della polizia locale Nadia Fochesato - l'autorizzazione per l'occupazione del suolo non può essere concessa: di fatto il tendone va a penalizzare lo stato dell'erba. Inoltre, benché sia di di quartiere, l'utilizzo è contrario a quella che è la destinazione del parco».(IL GIORNALE DI VICENZA)