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ACERBIS HA GIA' CONFESSATO


Ha sostanzialmente ammesso le sueresponsabilità in tutti gli episodi a lui contestati Paolo Acerbis, portiere del Vicenza arrestato nell’ambito dell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse. Il portiere è accusato di aver manipolato o cercato di manipolare numerose partite giocate quando militava nel Grosseto. I suoi avvocati hanno presentato istanza di scarcerazione. Ma con lui chiamato in causa nel calcio scommesse anche il Vicenza calcio. A leggere le carte degli inquirenti «Su di lui sono emersi elementi di chiarissima responsabilità», non ci sarebbero dubbi. In parole povere il portiere di riserva della squadra berica (solo una partita giocata quest’anno) avrebbe «combinato» alcune partite della sua ex squadra, il Grosseto. Dalle intercettazioni telefoniche tra gli slavi emerge uno spaccato inquietante: «Il portiere ha fame, vuole 3-4 pezzi (mazzette)». Il coinvolgimento del portiere però non si fermerebbe al passato, cosa che avrebbe lasciato fuori dall’inchiesta il Vicenza, ma prosegue anche dopo il 2010, anno in cui il giocatore ha iniziato a vestire, almeno virtualmente, la maglia biancorossa. Nell’ordinanza di arresto in carcere spuntano quattro partite dei biancorossi (Vicenza-Modena; Padova-Vicenza; Vicenza-Pescara e Vicenza-Empoli), per queste quattro partite Acerbis avrebbe contattato al cellulare uno dei capi della banda degli zingari (Hristiyan Ilievski). Molte le telefonate prima e dopo le gare. «Ciò consente di avanzare - scrive il gip - l’ipotesi che alcune dispute a cui ha partecipato la squadra del Vicenza possano essere state oggetto di interessi peculiari da parte del gruppo degli zingari». Ovviamente questa circostanza, al momento non proverebbe alcunché a danno della società, ma certamente imporrebbe agli inquirenti di vederci più chiaro, ovvero di capire se Acerbis ha in qualche modo contattato qualche altro compagno di squadra per cercare di addomestire le partite oggetto delle indagini.(IL GIORNALE DI VICENZA)