Dalla sua catenina pende una coccinella, il più classico dei portafortuna. Ma con i numeri che sfodera, probabilmente non ha bisogno di amuleti. Con ogni probabilità, infatti, Giulia Gagno può davvero essere considerata la migliore studentessa dell’annata: fra i pochissimi casi rilevati in tutta Italia, la 18enne trevigiana si è diplomata al liceo classico Canova con 100 e lode, al termine di un esame di maturità al quale è stata ammessa con 10 in tutte le materie. Tutte, ma proprio tutte, senza eccezioni. Dall’italiano alla filosofia, dalla storia al greco, dal latino alla matematica, dalla storia dell’arte alla fisica alle scienze naturali, dall’educazione fisica alla condotta: quest’anno la sua pagella ha registrato una tale raffica di 10 da comportare un’inevitabile (e straordinaria) media del 10. Un risultato unico nel suo genere, non solo nella III B dell’anno scolastico che si è appena concluso, ma pure in tutto lo storico istituto di Treviso, nell’intera Marca e con ogni probabilità anche in Veneto. «Mai visto nulla di simile», ha ammesso la dirigente scolastica Maria Giuseppina Vincitorio, stupefatta di fronte alle cifre inanellate dalla supercentina.
10 IN PAGELLA
Dalla sua catenina pende una coccinella, il più classico dei portafortuna. Ma con i numeri che sfodera, probabilmente non ha bisogno di amuleti. Con ogni probabilità, infatti, Giulia Gagno può davvero essere considerata la migliore studentessa dell’annata: fra i pochissimi casi rilevati in tutta Italia, la 18enne trevigiana si è diplomata al liceo classico Canova con 100 e lode, al termine di un esame di maturità al quale è stata ammessa con 10 in tutte le materie. Tutte, ma proprio tutte, senza eccezioni. Dall’italiano alla filosofia, dalla storia al greco, dal latino alla matematica, dalla storia dell’arte alla fisica alle scienze naturali, dall’educazione fisica alla condotta: quest’anno la sua pagella ha registrato una tale raffica di 10 da comportare un’inevitabile (e straordinaria) media del 10. Un risultato unico nel suo genere, non solo nella III B dell’anno scolastico che si è appena concluso, ma pure in tutto lo storico istituto di Treviso, nell’intera Marca e con ogni probabilità anche in Veneto. «Mai visto nulla di simile», ha ammesso la dirigente scolastica Maria Giuseppina Vincitorio, stupefatta di fronte alle cifre inanellate dalla supercentina.