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SEQUESTRATO ALLEVAMENTO GREEN HILL


Ora sui cancelli dell'allevamento Green Hill di Montichiari, meta di numerosi cortei di protesta e anche teatro di arresti di animalisti che avevano fatto un blitz per liberare i cani beagle, c'é un cartello: "Area sottoposta a sequestro probatorio". Alla struttura, in cui sono allevati 2500 cani destinati alla sperimentazione, gli agenti del Corpo forestale dello stato e della Digos della Questura di Brescia hanno infatti posto i sigilli su ordine del pm Ambrogio Cassiani che ipotizza il reato di maltrattamento di animali nei confronti di tre persone ai vertici della Green Hill. Principalmente due i problemi sollevati nel decreto di sequestro: si ipotizza che i beagle siano utilizzati non solo a fini scientifici, ma anche per ricerche connesse alla cosmesi e questo non sarebbe in linea con la legislazione italiana (accusa che Green hill respinge con forza dfinendola "infondata"). Poi ci sono le condizioni in cui sono custoditi i cani: il beagle è un 'segugio' e necessita di vivere all'aria aperta e non in gabbie come nella struttura bresciana. Per capire la destinazione degli animali e le condizioni in cui vivevano sono al lavoro gli agenti della Digos che hanno già sentito i dipendenti di Green Hill. (ansa)