ATEGODITODEVAGHE

TROVATO L'ANGOLO PERFETTO DEL CANESTRO DI BASKET


Talento, fortuna, tantissimo allenamento e altrettanta concentrazione. Gli ingredienti per andare a canestro con un tiro libero e assicurarsi i punti in partita sono questi. Ma ora, almeno così sostiene un ingegnere meccanico statunitense, si potrà aggiungere alla dura vita di palestra anche una nozione scientifica, quella che avrebbe decretato le coordinate del tiro perfetto. Quasi una formula magica, a leggere la spiegazione data dal professor Larry Silverberg, della North Carolina State University che illustra così il metodo infallibile per andare a canestro nei tiri liberi: un angolo di rilascio di 52 gradi, tre rotazioni all'indietro al secondo della palla, mirare a un punto a 7 centimetri dietro il centro del canestro, verso la parte posteriore dell'anello. Come commenta l'ingegnere meccanico: «Con la rotazione all'indietro, se la palla colpisce il ferro o il tabellone, viene smorzata dal contatto. Questo significa che arriva più lenta, resta più vicino al canestro e ha maggiori possibilità di entrare». Ma trovare l'angolo perfetto, magari in partita, pressati dal risultato e in piena ansia da prestazione, è una missione praticamente impossibile. E proprio per questo motivo lo stesso Silverberg ammette che si tratti di una formula perfetta sui libri, ma davvero difficile da mettere in atto. Semmai, può essere usata come base negli allenamenti, per studiare, insieme con il coach e i compagni, i punti migliori da cui partire per andare a canestro. Non a caso, dicono le statistiche americane, a oggi la media dei tiri liberi finiti in punti è del 75 per cento totale, anche nella lega professionista. Per arrivare a trovare l'angolo perfetto e il numero di rotazioni della palla precise, il professore americano ha studiato per molto tempo milioni di traiettorie dei migliori tiratori liberi, andando a pescare tra i video delle azioni più famose dei grandi campioni mondiali, dall'Nba in avanti, inclusi i tiri di LeBron James, oggi incoronato re dei cestisti dopo il successo dell'ultimo campionato americano. E la sua formula magica, oltre all'angolo perfetto, dice anche che questo tiro è ideale per quei giocatori alti 2 metri e che sia meglio usare il trucco di mirare a un punto dietro il centro del canestro piuttosto che guardare al suo centro perfetto. Questione anche di probabilità: guardando oltre infatti il tiratore viene messo in condizione di poter sbagliare il tiro in entrambe i modi, ovvero andando corto e andando lungo, ma gli dà alcune possibilità in più di segnare.(CORRIERE)