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VIGILI DI VALDAGNO CONTRO L'HOCKEY


Valdagno città dell´hockey. Questa scritta campeggiava sul cartellone che celebrava la squadra della città laniera. Il vessillo, però, è misteriosamente scomparso l´indomani della conquista del secondo scudetto. Il tabellone, che durante la stagione informava sul programma delle partite e che serviva anche per festeggiare le vittorie, era installato ai bordi della provinciale 246 a Spagnago, poco prima dell´ingresso in città, nel territorio comunale di Cornedo. Il mistero sulla scomparsa, però, è durato poco. È il presidente dell´Hockey Valdagno, Paolo Centomo, a chiarire la situazione: «La società è stata multata per 1.600 euro a causa di quel tabellone - spiega -. Lo abbiamo tolto e non abbiamo intenzione di reinstallarlo. Così come è successo recentemente per le sagre di Campotamaso e della Croxe del Galo, vengono sistematicamente colpite le poche attrattive rimaste in città». Ma per quale motivo è stata elevata la contravvenzione? «La storia è strana - spiega Centomo -: un delegato della società ha regolarmente pagato la tassa per la pubblicità al Comune di Cornedo. Abbiamo chiesto se servissero ulteriori permessi e la risposta è stata negativa. Poi, sono entrati in azione i vigili del Consorzio: siamo stati multati sia perché avremmo dovuto chiedere il permesso agli uffici provinciali, data la posizione del cartello a ridosso della strada 246. In più, abbiamo saputo che le dimensioni del cartello erano troppo grandi e quindi è scattata un´altra sanzione». Il comandante del Consorzio di polizia locale “Valle Agno”, Daniele Vani, chiarisce le motivazioni tecniche per cui sono state elevate le sanzioni: «La procedura adottata dalla società sportiva, cioè il pagamento della sola tassa sulla pubblicità, è valido esclusivamente per le affissioni pubbliche nelle bacheche comunali e nelle vetrine di negozi. Per tutti quelli che, invece, decidono di installare cartelloni è necessario dotarsi del permesso rilasciato dal Comune competente per territorio, anche perché è necessario rispettare una serie di disposizioni relative al codice della strada, come ad esempio la distanza dagli incroci». Riguardo alla vicenda, cade dalle nuvole il sindaco di Cornedo, Martino Montagna, che spiega: «Il servizio pubblicità e affissioni nel nostro territorio comunale è seguito da una ditta esterna al Comune e personalmente non sono informato dell´accaduto».(IL GIORNALE DI VICENZA)